VIDEO | Bimbo annegato in piscina, chieste 4 condanne, anche per genitori e bagnina
Era il 9 agosto del 2021 quando il padovano rimase fortemente scosso dalla tragedia: il piccolo Christian Menin, 6 anni e mezzo morì affogato nella piscina comunale di San Pietro in Gu dov’era con la famiglia a cercare refrigerio dal caldo.
All'ora di pranzo l'assistente bagnina si accorse di quel corpicino che galleggiava faccia in giù nell'acqua della piscina profonda 1 metro e 20. La ragazza lo tirò fuori per praticargli le manovre di rianimazione, ma era tardi. Christian non riprese mai conoscenza nemmeno con l’arrivo dei medici e dell'elisoccorso del Suem inviato da Padova. L'autopsia confermò la morte per annegamento del piccolo, avvenuta nell'arco di cinque minuti. Esclusa l’ipotesi della caduta accidentale in acqua, ci sarebbe entrato autonomamente il bambino, senza braccioli, pur non sapendo nuotare e non visto dai genitori.
Ecco le 4 richieste di condanna e una di assoluzione per la sua morte : la procura ha chiesto 1 anno e 6 mesi di reclusione per Michela Campana (amministratore unico e legale rappresentate della società Conca Verde Piscine gestore dell'impianto) e un anno per la bagnina Maya Serraglio. Quattro mesi di carcere a testa la richiesta di pena per i genitori del piccolo; chiesta l’assoluzione, invece, per Diego Poletto, il responsabile dei bagnini. Omicidio colposo per non aver adeguatamente vigilato ed evitato così quel giorno la tragedia. I genitori per averlo lasciato solo senza braccioli vicino all’acqua, la bagnina per non aver prestato abbastanza attenzione alla vasca, la legale rappresentate della società gestrice dell'impianto per non aver predisposto i segnali di pericolo e profondità della piscina.