Bassa Padovana colpita dalle truffe telefoniche: due gli identificati

Nel corso della giornata di venerdì 25 aprile, in particolare nel pomeriggio, diverse persone anziane residenti tra i Comuni di Stanghella e Boara Pisani, nella Bassa Padovama, sono state contattate da ignoti.
Tali soggetti, con chiaro accento del sud Italia, fingevano di essere delle forze dell’ordine. Le attivazioni erano tra le più disparate: incidenti a figli, necessità di intervenire prontamente per prevenire truffe bancarie, improvviso bisogno di soldi o valori da parte di parenti in difficoltà. Lo schema, insomma, sembrava essere quello consueto di tentativi di truffa, uno dei reati più in voga al momento a causa del buon cuore delle potenziali vittime, spesso pronte a fare di tutto per soccorrere gli affetti. Eppure, ieri i criminali non sono riusciti ad andare a segno.
L’innalzamento della consapevolezza, la diffusione di notizie dettagliate sui precedenti e l'attività di sensibilizzazione portata avanti dall’Arma dei Carabinieri, anche con il supporto delle amministrazioni locali, hanno fatto sì che nessuno di coloro che ha ricevuto il tentativo di “aggancio” abbia abboccato. Numerose, al contrario, esattamente come suggerito in sede di incontri preventivi tra l’Arma e le potenziali vittime, sono state le immediate chiamate al 112, effettuate pochi secondi dopo aver attaccato il telefono in faccia ai truffatori, che spesso chiamano da lontanissimo.
Questo ha consentito all’operatore della centrale di concentrare l’attenzione su un’area piuttosto ristretta, quella che, con tutta evidenza, era stata scelta dai criminali per la caccia. Nel giro di pochi minuti, due pattuglie hanno iniziato a scandagliare l’area e, anche grazie all’analisi incrociate dei dati dei transiti delle targhe fornite dalle telecamere comunali, hanno individuato la classica macchina a noleggio proveniente da lontano. Il controllo ha permesso di identificare due pluripregiudicati, di cui uno extracomunitario e uno campano, con numerosi precedenti specifici per truffe. I due, non avendo di fatto commesso alcun crimine, dato che le telefonate provenivano da ignoti, sono stati semplicemente identificati e allontanati. Molto difficilmente torneranno a operare in queste zone.
L’operazione di prevenzione di ieri dimostra che con un minimo di accortezza è possibile fuggire dai tentativi di truffa telefonica. I Carabinieri, e più in generale le forze dell’ordine, difficilmente contattano persone al telefono per dare notizie truci e, soprattutto, mai, in alcun caso, parlano di soldi o preziosi o chiedono di consegnarne. In caso di dubbio, comunque, contattare sempre il 112.