A Vicenza nuovo raid dei No Vax contro la sede del Pd, preso di mira anche il sindaco Possamai

Nuovo raid vandalico, ad opera di esponenti No Vax, compiuto la scorsa notte a Vicenza nella sede provinciale del Partito Democratico di via dell’Oreficeria, in zona industriale vicino alla fiera. Nelle varie scritte è stato preso di mira anche il sindaco della città, Giacomo Possamai.
Una storia che si ripete, la notte precedente alcune scritte No Vax erano state trovate anche all'esterno dell'ospedale San Bortolo e nella sede cittadina di Fratelli d'Italia.
“Non ci faremo intimidire - commenta il Sindaco di Vicenza - siamo stanchi di chi continua ad imbrattare sedi e muri della nostra città con messaggi apertamente anti-vaccinisti e in alcuni casi con minacce rivolte a medici, politici e giornalisti”. Non è un caso, infatti, che le scritte si ripetano soprattutto presso le sedi degli organi di stampa, dei partiti politici e dei luoghi di cura. “La spiegazione è semplice - continua Possamai- sono i medici a curarci, i politici e gli amministratori ad assumere le decisioni e i giornalisti a raccontare e ad analizzare la realtà dei fatti. E per cui chi nega la realtà, e cioè che i vaccini hanno salvato e continuano a salvare la vita di milioni di persone, vuole attaccare queste categorie. La mia solidarietà va a tutte le persone e le istituzioni che sono state minacciate in questi giorni e l'invito è quello di continuare a combattere insieme perché non ci possiamo certo far scoraggiare da chi lancia questi messaggi. A livello personale continuerò a dire ciò che penso con la massima serenità e convinzione, perché ritengo che sia un dovere per chi ha la responsabilità di amministrare una città o di svolgere un qualsiasi ruolo pubblico” conclude Possamai.
A condannare l’atto vandalico e a sottolineare la sua vicinanza anche il Presidente della Regione, Luca Zaia: “Offendere un partito o un amministratore imbrattando i muri, è quanto di più antidemocratico ed incivile esista. La mia solidarietà e vicinanza al sindaco Giacomo Possamai e al Partito Democratico, la cui sede vicentina è stata coperta da scritte ingiuriose che nulla hanno a che vedere con il dibattito politico, ma denotano unicamente mancanza di idee e capacità di dialogo”.