Cronaca di Redazione , 23/04/2025 12:41

Con aria minacciosa davanti alla casa con moglie e figli: era stato interdetto, arrestato

Carabinieri a San Martino di Lupari
Carabinieri a San Martino di Lupari

I Carabinieri di San Martino di Lupari hanno arrestato in flagranza di reato un 47enne bosniaco, già noto alle forze dell’ordine: è ritenuto responsabile del reato di violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese. 
I fatti si sono verificati nel corso del pomeriggio di ieri, a San Martino di Lupari, quando i Carabinieri nell’espletamento di un servizio perlustrativo notavano l’uomo davanti all’ingresso dell’immobile dove risiedono la moglie e i due figli minori. I militari perfettamente a conoscenza della situazione familiare resa precaria dall’eccessiva gelosia del uomo e dall’abuso di sostanze alcoliche, e dei provvedimenti di cui risulta destinatario il predetto, infatti è stato già arrestato nel mese di ottobre 2024 per essere stato sorpreso all’interno del condominio ove risiedono i familiari, hanno proceduto al suo arresto dandone notizia al Sostituto Procuratore di turno che ne ha disposto la traduzione presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia Carabinieri di Cittadella in attesa dell’udienza di convalida prevista nella mattinata odierna, durante la quale il Giudice ha convalidato l’arresto. 

 

CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova sono quotidianamente impegnati con grande energia nell’attività di prevenzione e contrasto alle diverse fattispecie di reato contemplate nel “codice rosso”. Dall’inizio dell’anno l’Arma ha tratto in arresto 22 persone di cui 7 per atti persecutori, 13 per maltrattamenti in famiglia e 2 per violenza sessuale. Sono state poi applicate ulteriori 41 misure cautelari non custodiali (obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa). Denunciate in stato di libertà 128 persone di cui 37 per atti persecutori, 81 per maltrattamenti in famiglia e 10 per violenza sessuale.