Cronaca di Redazione , 22/04/2025 8:11

Polizia, controlli durante le feste: tra i 300 identificati anche due stranieri riportati in car

polizia in prato della valle
polizia in prato della valle

Controlli intensificati della Polizia di Stato di Padova in occasione del weekend delle festività pasquali: identificate 313 persone delle quali 33 con precedenti penali e di polizia a carico, 117 di origini straniere e 11 minori di età. Rintracciati in città anche un 30enne cittadino algerino ed un 53enne rumeno che sono stati tratti in arresto in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

QUARTIERE PALESTRO Durante l’attività di prevenzione e controllo del territorio, intorno alle ore 12 nel giorno di Pasqua, domenica 20 aprile, le Volanti hanno effettuato un controllo in un bar di via Palestro rintracciando un cittadino algerino il quale, al momento del controllo, si trovava seduto nei tavolini all’esterno del locale e che, da accertamenti effettuati, è risultato destinatario della Misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio il 14 aprile 2025 per i reati di rapina e furto commessi presso l’aeroporto di Milano Malpensa nell’anno 2024. Il 30enne algerino, entrato in Italia in data antecedente al 2024, ha a carico precedenti di polizia per furto aggravato, sostituzione di persona e furto con destrezza. Al termine degli accertamenti svolti gli agenti lo hanno tradotto presso la locale Casa circondariale.

ALTRO ARRESTO Sempre nella giornata di Pasqua, alle ore 17.00, una Volante che stava effettuando un posto di controllo in via dei Colli, ha fermato un’autovettura BMW condotta da un cittadino rumeno con a bordo due connazionali. Gli agenti hanno subito verificato che il conducente era destinatario di un Ordine per la carcerazione emesso nel 2018, dovendo espiare la pena di un anno e due mesi di reclusione per furti commessi in esercizi commerciali tra le province di Venezia, Padova e Vicenza. Il 53enne è risultato avere a carico diversi precedenti tutti per reati contro il patrimonio, il primo risalente al 1996. Al termine dell’attività, l'uomo è stato portato presso il Carcere Due Palazzi di Padova.