Seconda condanna per i genitori no mask: calunnia contro la preside, dovranno risarcire

È stata confermata in Appello la condanna a un anno e quattro mesi, con pena sospesa, per la coppia di genitori no mask che aveva accusato falsamente tre dirigenti scolastici della scuola media Petrarca. Il tribunale lagunare ha ribadito la sentenza emessa il 29 marzo 2023 dal gup Domenica Gambardella: i due sono colpevoli di calunnia e falso, e dovranno risarcire la dirigente, il vicepreside e il coordinatore della classe con 10mila euro ciascuno (più il 30% in caso di conferma definitiva). Intanto, hanno perso anche la causa civile.
I fatti risalgono al dicembre 2020, quando madre e padre denunciarono i docenti per presunti maltrattamenti legati all’obbligo di indossare la mascherina in classe. In realtà, secondo i giudici, le accuse erano infondate e basate su certificati medici falsi, rilasciati da quattro dottori di diverse città italiane, che non avevano mai visitato il figlio. Le posizioni dei medici sono state stralciate.
La dirigente Concetta Ferrara: “Giustizia è stata fatta. Ha vinto la scuola, ha vinto la serietà”. Ferrara e il marito, all’epoca vicepreside, devolveranno il risarcimento all’Airc.
Secondo i genitori, il figlio – affetto da problemi respiratori – non poteva indossare la mascherina ma solo una visiera. Aveva seguito le lezioni in Dad, ma la famiglia riteneva che fosse stato isolato. Il giudice ha però evidenziato che la scuola ha sempre rispettato i protocolli e si è confrontata con esperti.