Bar e ristoranti: più lavoratori ma meno imprese

Un anno di moderata crescita, che vede il consolidamento dei trend positivi osservati nel 2023, ma anche la persistenza di diverse criticità strutturali. È questa la fotografia scattata dal Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio sul settore. Il rapporto annuale della Federazione dei Pubblici Esercizi è stato presentato oggi a Roma, alla presenza del Presidente Lino Enrico Stoppani, del Direttore del Centro Studi Luciano Sbraga e del Presidente dell’INPS Gabriele Fava. Presente all’incontro, in rappresentanza dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, la Presidente Federica Luni, che ha così commentato i numeri esposti: «Padova si pone in linea con la media delle attività a livello nazionale, con una diminuzione del numero di imprese e un aumento del numero di occupati». In effetti il “totale” delle imprese segna un – 206, dato da 184 nuove aperture e ben 390 attività cessate. «Sappiamo – sottolinea la Presidente – che il settore dei pubblici esercizi è sempre molto “movimentato”, con tante aperture, chiusure e subingressi, ma vedere per l’ennesimo anno un segno così negativo è il termometro delle difficoltà che, come esercenti, stiamo attraversando: per questo è importante che le imprese si affidino alle Associazioni di tutela e rappresentanza, come l’APPE, che da tanti anni affiancano gli esercenti». Sul versante dei prezzi, a livello nazionale il 2024 si è chiuso con aumenti medi di circa il 3%, in forte calo rispetto al +5,8% del 2023. L’aggiustamento dei listini nella ristorazione, così come avviene generalmente nei servizi, segue modalità e tempi ben diversi da quelli dei beni. Complessivamente, allargando lo sguardo agli ultimi tre anni si registra un tasso di crescita dei prezzi del 14,6%, a fronte di un’inflazione generale del 15,4%. Focus del Rapporto è stato il tema delle risorse umane: il 2024, infatti, è l’anno in cui si consolida ulteriormente il trend positivo dell’occupazione. Nel 2024, a livello nazionale, sono 1,5 milioni gli occupati in bar, ristoranti, aziende di banqueting e mense, di cui oltre 1,1 milioni dipendenti. Rispetto al 2023 si registra un incremento complessivo di circa cinque punti percentuali mentre i lavoratori dipendenti sono cresciuti del 6,7%, pari, in valore assoluto, a 70mila unità, sempre a livello nazionale. «A Padova – dettaglia Federica Luni – abbiamo 14.599 occupati (erano 13.556 nel 2023), segno che il nostro settore continua ad assumere e offrire lavoro, in particolare alle donne (per oltre il 54%*) e ai giovani (oltre il 47% ha meno di 30 anni*) e con contratti stabili (quasi due contratti su tre sono a tempo indeterminato*)». *Dati riferiti al 2023 Secondo i dati forniti da APPE, sono circa 2.400 le posizioni lavorative aperte a Padova e provincia nel trimestre maggio-luglio 2025, tra cui spiccano i circa 1.300 camerieri, 700 cuochi e aiuto cuochi e 250 baristi. «Le perduranti difficoltà – prosegue la Presidente – nella ricerca di personale qualificato, nonostante la crescita complessiva degli occupati, deve far accendere un faro sulle prospettive del settore in termini di mantenimento degli elevati standard di offerta e di servizio che lo hanno sempre contraddistinto: per questo, chiediamo alle Istituzioni di pensare a contratti su misura per il nostro settore». «È stato un 2024 – conclude Federica Luni – intenso anche come risultati ottenuti in nome e per conto dei tanti associati: dal rinnovo del contratto di lavoro, alla defiscalizzazione del lavoro notturno e festivo, dall’intervento direi “storico” per mettere un tetto alle commissioni sui buoni pasto, alla delega al Governo per emanare, entro fine 2025, la nuova disciplina dei plateatici».