Spazza strade per integrarsi ma rischia espulsione

Da anni scende in strada e puntuale, dalle 8 del mattino fino alle 13.00, spazza le strade del quartiere dove abita a Padova sperando nel riconoscimento dello status di rifugiato che non gli è stato mai riconosciuto. Protagonista della vicenda un nigeriano di 27 anni che di nome di battesimo fa 'Happy', in inglese felice ma ora non più perché rischia l'espulsione, arrivato in Italia nel 2017 sfuggendo, secondo il suo racconto, a rischi di persecuzione per motivi religiosi. Ora scadono i termini e da un momento all'altro potrebbe essere imbarcato su un aereo e rispedito nel paese d'origine. A farsi carico della vicenda prima un legale che lo ha abbandonato, poi l'avvocato Caterina Bozzoli di Padova assistita da Alexandra Stukova. La vicenda è abbastanza semplice: Happy ha cercato di inserirsi, disponibile a qualsiasi lavoro ma le carenze di italiano, e l'analfabetismo, non lo hanno certo aiutato così come l'impossibilità di documentare in modo trasparente, se non riportando articoli di giornale, la sua situazione personale per veder riconosciuto lo status di rifugiato. Happy ha casa e sbarca il lunario, non ha commesso reati e cerca un lavoro 'certificato' al di là dall'essere "spazzino volontario di quartiere", per poter rimanere in Italia. L'ultimo atto il ricorso presentato oggi dai suoi legali al Ministero dell'Interno ritenendo che la buona volontà del richiedente asilo è dimostrata dai fatti.