Arbitro donna insultata: Brutto soprattutto lo sfregio a 8 marzo

"Era più arrabbiata per quello che è stato uno sfregio all'8 marzo, la giornata della donna, che non per se stessa" la giovane arbitra di basket - una ventenne, non una 18enne come appreso in un primo tempo - raggiunta dagli insulti sessisti di una tifosa sul campo di pallacanestro di Motta di Livenza (Treviso). Lo riferisce il presidente della federazione regionale arbitri della Fip, Antonio Florian, che ieri si è sentito telefonicamente con la ragazza, per esprimerle profonda solidarietà. "Mi è parsa abbastanza serena - ha aggiunto il presidente - come se avesse superato lo sconforto iniziale, che però è stato grande in lei soprattutto per le offese che questa spettatrice le ha rivolto proprio nel giorno della festa delle donne". La giovane, che appartiene alla sezione arbitri di Padova, ed è una studentessa universitaria, non è certo alle prime armi. Dirige gli incontri di basket già da qualche anno, e mai aveva vissuto un episodio del genere. "E' incredibile e assurdo - riflette Florian che nel 2025 si debba ancora combattere contro questo tipo di espressioni sessiste e per il rispetto che, non solo in campo, si deve a tutte le donne". La ragazza per il momento non ha ancora deciso se presenterà denuncia formale per quanto le è capitato.