VIDEO | Chiuso il rubinetto d'oro della criminalità: la maxi operazione dei carabinieri
Una delle più vaste operazioni del genere in Veneto, coordinata dalla Procura di Padova, scattata dalle indagini dei carabinieri di Padova e concretizzatasi stamane in 74 perquisizioni nelle diverse province venete, oltrechè a Trento e Rimini, in campo 350 militari dell’arma. 4 persone indagate per riciclaggio ed altre 70 per reati contro il patrimonio.
E’ stato chiuso il rubinetto d’oro, è il caso di dirlo, visto il colpo importante non solo ai gruppi criminali di tutto il Nordest, soprattutto persone di origine sinti, specializzati in reati predatori e truffe agli anziani, ma anche all’individuazione dei canali di riciclaggio della merce rubata.
In questo senso indagato un orefice di Gazzo Padovano che nel suo garage fondeva la refurtiva rubata trasformandola in lingotti d’oro. Merce che gli veniva portata per l’operazione da un altro gioielliere 70enne di Vicenza che a sua volta era divenuto il riferimento per la ricettazione dei bottini provento di furti in casa e truffe agli anziani in tutto il Nordest o nelle gioiellerie.
L’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova era iniziata nell’aprile 2024 seguendo un’auto che dopo un furto a Legnaro era andata dritta a Vicenza in una gioielleria.
Monitorata la gioielleria in 6 mesi i carabinieri hanno registrato 730 passaggi di pregiudicati ed altrettante consegne alla gioielleria del pensionato vicentino, che hanno consegnato all’indagato oltre kg. 20 di monili in oro, ricevendo denaro per oltre 1.350.000,00 euro.
Arrestati nel corso del monitoraggio in flagranza di reato anche 8 indagati per furti in abitazione di anziani nelle province di Venezia e Rovigo e per rapina in una gioielleria vicentina.
Il gioielliere portava i preziosi dal conoscente dell’alta padovana, che servendosi di forni ad alta temperatura, fondeva i monili trasformandoli in irrintracciabili lingotti e verghe in oro.
Nei confronti dell’ex orefice vicentino, ( del quale sono indagati anche i due figli orafi a loro volta), si è proceduto anche al sequestro di 390 mila euro trovati nascosti dietro una parete in cartongesso.
Durante perquisizioni oggi sequestrati più di 20 chili di oro in lingotti ed altri 30 di monili in oro, gioielli per 5 milioni di euro di valore, oltre a 30 chili di lingotti in argento, per un altro milione di euro.