Studente minorenne si ferisce usando il tornio durante l’ora di pcto: protesta degli studenti

La rete degli studenti medi torna a denunciare davanti alle scuole l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto ai danni di uno studente minorenne durante l’ora di pcto lo scorso venerdì. Lo studente si sarebbe ferito gravemente al braccio mentre operava con il tornio. “Quello che è avvenuto è vergognoso, le vittime di questo sistema, che porta le aziende a usufruire della manodopera gratuita e non tutelata messa a disposizione dalle scuole dell’obbligo, sono già troppe” dichiara Sophie Volpato coordinatrice della rete degli studenti medi di Padova."Non possiamo più accettare che la scuola pubblica educhi con i pcto, ex alternanza scuola lavoro, alla precarietà e allo sfruttamento, per questo ieri mattina eravamo davanti alle scuole della città in solidarietà allo studente di Rieti e contro il pcto”.
I percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (in breve PCTO), ex alternanza scuola-lavoro, sono dei percorsi formativi di alternanza utili a orientare gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori al mondo del lavoro, al proseguimento degli studi e sviluppare competenze trasversali. L'ordinamento attuale prevede un numero di ore obbligatorie per gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori da dedicare alle attività di PCTO variabile a seconda dell'indirizzo di studi: 90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici, 210 ore per gli istituti professionali.
Davanti al liceo Tito Livio, Modigliani, Fermi e Nievo gli studenti della rete hanno organizzato un flashmob con una richiesta estremamente chiara: quella di abolire definitivamente i pcto, ex alternanza scuola lavoro. I cartelli che gli studenti tengono i mano recitano: “non è scuola, non è lavoro”, “perdere un braccio non è scuola” e “ zero sicurezza: chi paga il conto?”
“È impensabile che uno studente, al posto di stare tra i banchi di scuola, debba ritrovarsi a lavorare, senza ricevere un euro, in condizioni di sicurezza spesso precarie - continua Volpato -. Con questa azione vogliamo ribadire ancora una volta la nostra contrarietà rispetto ai Pcto, per come sono impostati oggi, che di fatto non fanno altro che appaltare alla scuola la formazione del lavoratore. La scuola deve mantenere il suo ruolo educativo e culturale formando cittadini consapevoli, e non si deve sostituire le formazioni professionali” conclude Volpato.