Cronaca di Redazione , 04/02/2025 11:10

VIDEO | Padova: le zone rosse si sbiadiscono. Compromesso tra Comune e Prefettura

Il servizio

Nessuna zona con limitazione alla libertà di movimento delle persone. A Padova passa la linea del Comune che ha sempre detto no alle zone rosse istituite dalla direttiva del Ministro dell’interno del 17 dicembre scorso sulle iniziative per la sicurezza urbana. 
Per zona rossa si intendono perimetri urbani in cui sono vietati accesso e permanenza a individui considerati pericolosi oppure con determinati precedenti penali a proprio carico. All'interno di queste zone, le forze dell'ordine possono proibire l'accesso a tali soggetti.

A Padova la Prefettura, in accordo con il Comune, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto stamattina, ha firmato un'ordinanza della durata di 60 giorni che prevede il rafforzamento delle misure di prevenzione nell’area della Stazione, compresa fra le vie d’Avanzo a nord, Trieste a sud, Gozzi e Goldoni (passando per via Tommaseo) a est, Codalunga fino al cavalcavia Borgomagno a ovest. Si tratta non solo di luoghi interessati dai servizi interforze ad “Alto impatto”, ma di un’area già individuata dal Sindaco Sergio Giordani nel proprio Regolamento di polizia urbana quale zona nella quale è irrogabile il cosiddetto DASPO urbano.
In quest'area pertanto non si determina alcuna limitazione della libertà di movimento nei confronti della generalità dei cittadini ma si fornisce alle Forze di Polizia uno strumento operativo da utilizzare nei confronti di soggetti già noti per le proprie condotte delittuose nel momento in cui questi si dimostrino pericolosi (con ad esempio a carico gravi reati contro la persona, contro il patrimonio e per lo spaccio di sostanze stupefacenti che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera fruibilità di quelle aree).

“Lo scopo del provvedimento è innalzare il livello di sicurezza e garantire la piena fruibilità della Stazione di Padova e delle aree limitrofe. L’ordinanza infatti è uno strumento che intende ottimizzare i già efficaci dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio con la finalità di ulteriormente incidere nelle aree che hanno evidenziato alcune criticità, anche nell’ottica di promuovere un’articolata strategia volta a dare risposte alla richiesta di sicurezza della cittadinanza” ha dichiarato il Prefetto Giuseppe Forlenza.

“Come già tutte e tutti sanno amo immaginare Padova come una città aperta e collaborativa, che mette al centro le politiche di sicurezza e serenità pubblica declinandole in ogni loro aspetto - aggiunge il sindaco Sergio Giordani -. Dal lodevole e intenso sforzo quotidiano delle Forze dell’Ordine, che ringraziamo, alle tante attività di prevenzione, inclusione e partecipazione sociale, che sono parte integrante di un progetto di città sicura in quanto dialogante e aperta, dove la coesistenza di diritti e doveri sostanzia una buona convivenza per tutti, a partire dalle persone più deboli e da chi ha meno. Per questo la collaborazione continua col terzo settore, con le associazioni dei cittadini tutte, con le comunità straniere e con esperienze di beni insostituibili, come ad esempio le cucine economiche popolari, resta un asset fondamentale il cui perseguimento c’entra molto con una città dove si vive in maniera positiva. Siamo davanti a uno strumento che mira a ottimizzare quanto già da tempo fanno con grande dedizione le Forze dell’ordine in un’area, quella della stazione, che come in tutte le città merita particolare cura e attenzione. Non si tratta quindi di sviluppare né azioni emergenziali, che non avrebbero ragione di esistere, né tantomeno inutili allarmismi, ma semplicemente l’attivazione di uno strumento che appunto ne ottimizza altri di già esistenti per un periodo di tempo che ci consenta di capirne l’efficacia - conclude Giordani -. Ringrazio il prefetto Forlenza e tutti gli attori del Cosp per la proficua attività di collaborazione, attenzione e dialogo che dimostrano nei confronti delle esigenze e della visione dell’amministrazione Comunale”.

Al Cosp hanno partecipato il Presidente della provincia e Sindaco di Padova, accompagnato dall’Assessore alla Sicurezza e dal Comandante della Polizia locale, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza.