Donna cade nel Bacchiglione e rischia di annegare, agenti eroi le salvano la vita

Quattro agenti Polizia hanno salvato una donna che stava annegando nel fiume Bacchiglione.
I poliziotti si sono attivati dopo una segnalazione al 113 da parte di un cittadino che aveva visto una persona cadere nel fiume. Gli agenti, arrivando sul posto e trovando difficoltà nell'intervento a causa di vetture ferme lungo la strada e per la ripidità della sponda arginale, hanno lasciato l'auto di servizio raggiungendo l'argine a piedi. La malcapitata stava annaspando, cercando di salvarsi rimanendo aggrappata alle sterpaglie presenti sulla riva. A quel punto i quattro agenti hanno recuperato dalla propria auto le "sacche da lancio" in dotazione per salvataggi in acqua e le hanno utilizzate per portare a riva la donna che ha però respinto gli aiuti. Vista la situazione i poliziotti hanno agito con determinazione afferrandola e trascinandola a riva, nonostante le difficoltà anche per l'argine scivoloso.
Nel mentre sul posto è giunta un'ambulanza con il personale del 118 che ha preso in cura e prestato le prime cure alla donna, una 71enne padovana, che ha riferito di essere afflitta da tempo da problemi personali e che, uscita di casa, aveva raggiunto un paio di ore prima l'argine del fiume.
L'OPERAZIONE Nel primo pomeriggio di mercoledì 29 gennaio un passante ha allertato la polizia segnalando la presenza di una donna caduta nel Bacchiglione pressi di Lungargine Rovetta. Gli agenti delle due Volanti, giunti sul posto, si sono precipitati di corsa in soccorso della donna che si trovava nelle acque del fiume in piena aggrappata alla riva. Prese le “sacche da lancio“ in dotazione per salvataggi in acqua hanno cercato di individuare il punto migliore in cui intervenire. Vista la pendenza della riva con fatica riuscivano a scendere in due nel corso d’acqua assicurandosi con le corde di salvataggio mentre i due agenti rimasti a terra tentavano di sorreggerne il peso. Raggiunta la donna sono stati prima respinti, ma poi sono riusciti a trattenerla e a riportarla sull’argine scivoloso, nonostante il rischio per tutti di essere di cadere in acqua.
La 71enne ha riferito agli agenti di essere uscita di casa un paio d’ore prima e di essersi recata sull’argine con un autobus, afflitta da tempo da problemi personali.
Quello delle “sacche da lancio” è un dispositivo di comune utilizzo nell’ambito del soccorso pubblico, che consiste in una corda di 20 metri, galleggiante, con colori ad alta visibilità, posta in una sacca di ridotte dimensioni, di forma tubolare che, sfruttando il peso della corda stessa, consente con una semplicissima manovra, di raggiungere una persona in difficoltà in acqua per trarla a riva.
Ogni Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Padova è stata dotata di uno di tali dispositivi già da luglio 2023. La dotazione venne adottata a seguito del sacrificio dell’Assistente Capo Coordinatore Domenico Zorzino il quale, il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un uomo finito con la sua auto nel canale Gorzone, libero dal servizio, perse la vita.