Rivolta al CPR di Gradisca d’Isonzo, feriti anche quattro agenti della Mobile di Padova

Rivolta al Cpr di Gradisca d’Isonzo di Gorizia, avvenuta la sera di martedì 21 gennaio, che ha visto una trentina di ospiti barricarsi sui tetti della struttura, causando danni agli impianti elettrici e idraulici e incendi nelle zone interne.
Una notte di fuoco e violenza. Una delle rivolte più gravi degli ultimi anni per mano di un gruppo di ospiti del centro che ha dato il via a una sommossa durata oltre sei ore, culminata in incendi, atti vandalici e scontri con le forze dell’ordine.
Durante gli scontri, dieci operatori delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, colpiti da una pioggia di oggetti improvvisati, tra cui plexiglass, tegole e tubi.
Gli agenti, in tenuta antisommossa, sono intervenuti più volte all’interno del centro, utilizzando lacrimogeni e sfollagente per riportare l’ordine. Non risultano feriti tra i rivoltosi, come precisato dalla Prefettura e dalla Questura di Gorizia.
PROTESTA DEL SAP Il Sindacato Autonomo di Polizia denuncia l’ennesima rivolta dei clandestini che ha portato al ferimento anche di 4 poliziotti in forza al II Reparto Mobile di Padova, con prognosi dai 3 ai 20 giorni.
”I malavitosi hanno appiccato fuochi, divelto e distrutto parti della struttura, disintegrato i Plexiglass presenti all’interno degli spazi adibiti agli ospiti ma in particolare sono riusciti a salire nella parte alta del Cpr, e per ore scagliato ogni tipo di oggetto contundente contro gli agenti” si legge nella nota.
“Mancano le condizioni minime di sicurezza necessarie affinché gli operatori delle forze dell’ordine, possano svolgere a pieno il proprio servizio di vigilanza. Abbiamo inviato un documento ai vertici del Ministero, al Questore di Gorizia e al Dirigente del II Reparto Mobile di Padova, sui fatti accaduti, chiedendo maggiori strumenti per garantire la piena sicurezza in servizio da parte dei nostri colleghi e di tutti gli operatori delle forze di polizia impegnati H 24 nel Cpr di Gradisca D’Isonzo” ha dichiarato Mirco Pesavento, Segretario Regionale SAP Veneto.
CPR ANCORA ATTIVO Durante la giornata di oggi, mercoledì 22 gennaio, circa quaranta uomini della Questura di Gorizia hanno effettuato una bonifica delle camerate alla ricerca di altre armi. I danni strutturali rendono il CPR di Gradisca “ai limiti dell’agibilità”, come dichiarato dal prefetto Ester Fedullo. Tuttavia, la struttura rimarrà operativa, sebbene con una possibile riduzione temporanea della capienza.