Cronaca di Redazione , 20/12/2024 7:15

VIDEO | Furti nelle case, sgominata banda di albanesi dopo 50 colpi. Ricercati due complici

Polizia, sgominata banda di ladri albanesi

Sgominata dalla Polizia di Padova una banda di albanesi, individuandone i covi, che in poche settimane ha compiuto 50 furti in appartamento tra il Veneto, la Lombardia e l'Emilia Romagna
Fermato il capo banda, un 29enne, mentre sono fuggiti alla cattura i due complici. Recuperati nelle loro basi logistiche numerosi beni di valore rubati tra gioielli, orologi di pregio, borse e accessori, abbigliamento griffato per un valore di oltre mezzo milione di euro

L'indagine è iniziata lo scorso novembre quando gli agenti padovani hanno individuato un'auto usata per compiere le razzie. Così è iniziata un'attività di pedinamento del veicolo e di analisi di dati tecnici ricavati da telecamere e lettori targhe di tutto il nord Italia che hanno permesso di accertare una decina di episodi di furti sempre ad opera di tre albanesi. I poliziotti hanno poi ricostruito i movimenti degli indagati, uno dei quali è stato bloccato dalla Squadra Mobile di Padova, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Milano e di Bergamo in un appartamento ad Abbiategrasso (Milano) nel quale sono state trovate decine di oggetti rubati, due radio ed alcuni telefoni utilizzati per tenersi in contatto con i complici. 
Il 29 anni, ritenuto il capobanda, già pregiudicato per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione commessi tra il 2015 e il 2017, non risultava presente in Italia, celando il suo nascondiglio anche perché irregolare. Arrestato, si trova in carcere a San Vittore.
Il secondo indagato, 45 anni, è fuggito alla cattura nel blitz in un appartamento a Bareggio (Milano) dove è stata trovata la sua compagna, denunciata per ricettazione. Nella casa dell'uomo, anch'esso pregiudicato per furti in abitazione commessi nel 2012 in Italia e il 2015 in Belgio, è stata trovata un'altra grossa fetta della refurtiva. E' sfuggito alla cattura anche il terzo componente della banda, anch'egli con precedenti per furto. La polizia l'aveva intercettato nel bergamasco, ma non l'ha trovato al momento dell'irruzione nella casa di parenti.

I FURTI I furti messi a segno sono stati numerosi, molti sono ancora in fase di ricostruzione in queste ore da parte degli investigatori:
 - Nel tardo pomeriggio del 28 novembre i tre albanesi avevano rubato le targhe di un’auto in sosta a Noventa Padovana e le avevano applicate sulla loro Mercedes prima di spostarsi ad Albignasego dove hanno forzato la finestra di un’abitazione per poi rubare numerosi oggetti in oro, tra cui due fedi nuziali, due anelli e una collana di valore.
 - Nella stessa sera del 28 novembre i 3 malviventi si sono spostati a Montegrotto Terme, dove hanno divelto la finestra del bagno di un altro appartamento da cui hanno rubato circa 500 Euro, due bracciali di oro, quattro anelli con brillanti, un orologio di valore, due macchine fotografiche di valore.
 - Il 2 dicembre la stessa banda è tornata a Padova, dove in centro ha rubato da un’altra autovettura in sosta una coppia di targhe per applicarle sulla loro e spostarsi a Saonara, dove all’interno di un’abitazione, riuscivano ad aprire con un flessibile la cassaforte a muro da cui asportavano monili d’oro e gioielli, in particolare, una collana d’oro, 5 bracciali in oro, una fede nuziale, 4 ciondoli in oro.
 - Il 3 dicembre il gruppo criminale si è spostato nel Comune di Valenza (AL) dove, sfondando una finestra, sono entrati in un’abitazione da cui hanno rubato 1.000 Euro in contanti, 2 borse Bulgari, 2 cintura Bulgari e una Burberry, 2 bracciali in oro bianco con diamanti, un raro bracciale della Bulgari, 4 anelli in oro con brillanti.
 - Il giorno successivo, il 4 dicembre, hanno poi agito nel Comune di Piacenza, dove, da un appartamento, riuscivano ad asportare contanti e gioielli per oltre 3.000 Euro.
 - Il 5 dicembre nel Comune di Basiano (MI) dove i 3 albanesi hanno forzato la porta di un altro appartamento, rubando 2.500Euro e numerosi gioielli, oltre ad un phon di marca per capelli ed una pelliccia di visone.
 - L’8 dicembre, i tre albanesi hanno riproposto lo stesso copione rubando una coppia di targhe da un’auto nel Comune di Sedriano (MI) ed introducendosi il giorno successivo, 9 dicembre, in una casa a Parabiago (MI) dal cui garage riuscivano a rubare un’AUDI SQ2 TFSI completa di chiavi prima sottratte dall’appartamento, e recuperata pochi giorni dopo dagli Agenti della Squadra Mobile di Padova che nel frattempo avevano individuato la banda ed iniziavano a seguirla in tutto il Nord Italia. L’autovettura di valore veniva così restituita al legittimo proprietario.

Proprio l’analisi di tutti gli spostamenti dei malfattori, la visione di centinaia di ore di filmati di videosorveglianza, lo studio di dati ricavati dalle celle telefoniche ed oltre una settimana di appostamenti e pedinamenti, hanno permesso ai poliziotti di scoprire non solo l’identità dei tre albanesi, noti pregiudicati per reati contro il patrimonio nel nostro Paese, irregolari in Italia, ma anche le abitazioni dove si rifugiavano al rientro dai furti commessi e dove con ogni probabilità nascondevano la refurtiva.

Complessivamente l’operazione di Polizia ha così permesso di recuperare oltre 150 oggetti, alcuni anche di grande valore, trafugati durante i furti della banda sgominata, tra questi: collane, bracciali, anelli, orologi, ciondoli; borse, portafogli e cinture, elettrodomestici vari (quali phon, scope elettriche, robot da cucina, affettatrice, coltelli), per un valore di circa mezzo milione di euro.