La riapertura del ponte sul Dese a Sant’Ambrogio slitterà di un mese: spiegato il perché

Salvo imprevisti il ponte sarà riaperto tra metà e fine gennaio 2025. E’ quando hanno comunicato i tecnici della Provincia di Padova e della ditta esecutrice dei lavori, ai cittadini intervenuti mercoledì 11 dicembre all’incontro pubblico organizzato dal Comune di Trebaseleghe presso la sala parrocchiale di S. Ambrogio. Presente il sindaco Antonella Zoggia e il vicesindaco Francesca Pizziolo, la Giunta e alcuni Consiglieri comunali, il consigliere alla viabilità della Provincia di Padova Stefano Baraldo, l'ing. Marco Pettene dirigente dell'area tecnica della Provincia di Padova, l’ing. Mattia Longhin dell’Ufficio direzione lavori e il rappresentante della ditta costruttrice Greentel.
Il ponte esistente è costituito da un arco in muratura che viene preservato poiché rappresenta un bene storico. Per questo motivo i progettisti hanno deciso di realizzare un nuovo ponte che bypassa l’arco esistente, con una luce dell’impalcato di circa 12 metri. Il progetto ha portato alla costruzione di due nuove spalle in calcestruzzo armato, ognuna con una profondità di 4 metri, sostenute da 20 pali trivellati di diametro di 60 centimetri e profondità di 10 metri. L’impalcato é composto da travi “Rep”, a fondello in acciaio con traliccio metallico autoportanti durante la fase di getto. Una volta completato, lo spessore finale dell’impalcato sarà di 50 centimetri.
“I ritardi sono dovuti a diverse problematiche emerse durante i lavori», ha spiegato l’ing. Longhin, «Durante lo scavo, alla profondità di 4 metri, ci si è imbattuti in sottoservizi non segnalati sulle cartografie, come le reti di fibra ottica. Inoltre, le dimensioni reali dell’arco in muratura non erano note fino al momento dello scavo, rivelando spalle in muratura più grandi di circa 50 centimetri rispetto a quanto previsto, il che ha allungato i tempi di lavorazione. Un’altra difficoltà è stata la presenza della falda, che tende a riempire gli scavi immediatamente, richiedendo l’uso di palancole su tre lati dello scavo per sostenere il terrapieno e l’installazione di pompe per prosciugare l’acqua. Anche le condizioni meteo hanno influito: le piogge intense peggiorano il problema, poiché lo scavo si riempie sia con la falda sia con l’acqua piovana. Per quanto riguarda la cementificazione, questa è stata effettuata in più fasi. Per accelerare i tempi di maturazione, si è utilizzato un calcestruzzo con una classe di resistenza maggiorata, permettendo di ottenere la resistenza calcolata prima dei 28 giorni normalmente previsti per la completa maturazione del calcestruzzo”.
“Ringrazio la Provincia di Padova e i tecnici per la chiarezza delle spiegazioni fornite durante l’incontro» afferma il sindaco Zoggia, «ciò ha permesso ai cittadini di comprendere meglio le difficoltà e i motivi dei ritardi. La complessità del progetto, che preserva un bene storico come l’arco in muratura e affronta sfide tecniche legate a sottoservizi imprevisti e condizioni meteo avverse, richiede inevitabilmente tempi più lunghi. Nonostante i gravi disagi alla viabilità che questa chiusura porta a Sant’Ambrogio, invitiamo tutti a pazientare ancora un po’, confidando che verso metà gennaio 2025, salvo ulteriori imprevisti, il ponte sarà finalmente riaperto, restituendo alla comunità un’opera sicura, funzionale e rispettosa del nostro patrimonio storico”.