La Polizia chiude 30 giorni pubblico esercizio al Portello per gravi motivi di ordine pubblico

La Polizia di Padova, nella serata di giovedì 14 novembre, ha dato esecuzione al provvedimento (disposto dal Questore Marco Odorisio) di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande per 30 giorni al titolare di un pubblico esercizio di via Belzoni, in zona Portello, a Padova.
Alla base della decisione la necessità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di disturbo e pericolosità sociale venuta a crearsi nel tempo a causa di condotte illecite rilevate nei pressi dell'esercizio pubblico e segnalate dai residenti della zona che, attraverso un esposto, hanno evidenziato come in quella via e nelle strade limitrofe, sia costante la presenza di giovani che, stazionando sotto i Portici, sono dediti allo spaccio di droga e assumono atteggiamenti minacciosi nei confronti dei passanti.
Numerose anche le segnalazioni che riguardano i clienti dei vari locali della zona che arrecano disturbo alla quiete pubblica con schiamazzi e comportamenti incivili fino a tarda notte.
Nello stesso locale di via Belzoni c'era peraltro già stata una verifica amministrativa da parte della Questura, insieme al personale Spisal, all'Ispettorato del Lavoro, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Locale, a seguito della quale erano state riscontrate irregolarità sull’assunzione “in nero” di un dipendente e su alcune carenze igienico sanitarie, fatti per i quali erano state elevate sanzioni amministrative e pecuniarie.
Proprio in ragione di questa situazione, il Questore della provincia Marco Odorisio, ha attivato ulteriori servizi e dispositivi di vigilanza e controllo del territorio in zona Portello, anche attraverso gli agenti in borghese della Squadra Mobile. Questi ultimi nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti rivolto soprattutto a giovani studenti, hanno arrestato due pusher, entrambi di origini nordafricane.
L'arresto è avvenuto lunedì 11 novembre, quando i poliziotti hanno notato all'ingresso del bar un giovane nordafricano che, dopo aver parlato con un ragazzo, gli ha ceduto un involucro. Gli agenti hanno seguito l'acquirente di quella che poi è risultata essere una dose di hashish e poi, una volta tornati in direzione del bar, hanno assistito ad un'altra cessione di droga sempre da parte dello stesso spacciatore. Gli acquirenti sono poi risultati essere due giovani di 19 e 22 anni. Una volta che i poliziotti hanno deciso di sottoporre ad un controllo lo spacciatore quest'ultimo ha tentato di scappare in bicicletta ma è stato prontamente bloccato.
In Questura è stato identificato: si tratta di un 20enne tunisino regolare, con precedenti specifici di Polizia e già condannato a 10 mesi per spaccio. Essendo stato preso in flagranza del reato di illecita detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura.