Caso Liguori, Etta Andreella: Sport dia segnali coerenti

Come Democratiche di Padova, come Giovani Democratici e Democratiche di Padova e come Consigliere e Consiglieri Comunali del gruppo del Partito Democratico condividiamo la posizione espressa dall’assessora Cristina Piva nella misura in cui ha inteso sensibilizzare l’opinione pubblica sulla delicatezza della situazione e stigmatizzare il silenzio di chi, a prescindere dalle implicazioni negoziali e dalla bravura dell’atleta, non ha colto l’occasione per ribadire con fermezza la generale condanna ad ogni forma di violenza. Ecco che il presente intervento si prefigge di valorizzare, nella comunicazione dell’assessora Piva, i motivi di opportunità e di coerenza, non certo per motivazioni giuridiche su cui lasciamo operare ovviamente chi ne ha la competenza e rispettandone completamente l’autonomia.
Noi, come l’assessora Piva, non entriamo dunque nel merito della sentenza di primo grado e nemmeno nella presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ma nel meccanismo per cui la presunzione di innocenza non può e non deve mai trasmodare in pregiudizio delle tutele della vittima, quasi da sembrare uno strumento che costringe la vittima stessa, quantomeno a livello mediatico, ad essere la parte onerata di dimostrare la violenza subita.
Per quanto tempo la ragazzina stuprata quando era ancora minorenne si dovrà sentire in qualche modo colpevole di avere denunciato la violenza subita? Non è questo il modo con cui lo sport, e quindi anche il calcio e la squadra del Calcio Padova, dovrebbe essere scuola di rispetto delle regole, e volano di messaggi positivi, inclusivi e di rispetto della persona. Abbiamo ancora in mente il bel messaggio simbolico fatto proprio da tutte le squadre di entrare in campo con uno sfregio rosso sul volto per condannare la violenza contro le donne. Ma dopo il simbolo dimostrativo serve la coerenza. Non è sufficiente, come giustamente dice l’assessora Cristina Piva, mettersi un fiocchetto sulla divisa in occasione della “Giornata contro la violenza sulle Donne”, la violenza di genere va combattuta sempre e va combattuta da tutti e tutte , in particolare va combattuta tutti i giorni con azioni reali altrimenti è solo apparenza. Leggiamo sui giornali e nei social che la sinistra a Padova odierebbe la squadra di casa, ovviamente si tratta anche in questo caso di becera propaganda ma è proprio perché vogliamo bene alla nostra città e alla nostra squadra che vorremmo da questa comportamenti coerenti su un tema cosi’ attuale e cosi’ drammatico.
Dunque, concludendo, non riusciamo a giustificare il silenzio serbato sul tema dal calcio Padova, che appare a tutti gli effetti una banalizzazione del caso, mentre ogni dichiarazione incentrata esclusivamente sull’argomento della presunzione di innocenza, ancorché sacra ed inviolabile, appare limitata e riduttiva se non accompagnata, quantomeno in termini di principio, dalla ferma, irremovibile, incondizionata ed indiscriminata condanna della violenza sulle donne.
Le consiglieri e i consiglieri Comunali del Gruppo Partito Democratico