Processo Turetta, Ucpi prende le difese dell'avvocato Caruso: "Diritto di difesa è inviolabile"

L’Unione delle Camere Penali Italiane (Ucpi) prende posizione a sostegno dell’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Caruso è stato bersaglio di critiche e attacchi, culminati in una petizione che chiedeva la rinuncia al mandato e la dissociazione da parte dell’Università dove insegna. A scatenare ulteriori polemiche è stata la sua arringa difensiva, che ha suscitato reazioni forti, incluso lo sdegno del padre di Giulia.
In una nota ufficiale, l’Ucpi denuncia “l’ennesima aggressione alla funzione difensiva e all’avvocato che la esercita” e ribadisce che il diritto alla difesa è un principio costituzionale irrinunciabile, "anche di fronte ai crimini più atroci". L’organismo sottolinea che il processo giusto ed equo è il fulcro di un sistema democratico e che ogni avvocato ha il dovere di garantire al proprio assistito la piena tutela dei suoi diritti, pur consapevole della delicatezza del proprio ruolo.
Secondo l’Ucpi, il dibattito mediatico rischia di trasformarsi in una "deriva populista", promuovendo l’idea pericolosa che alcuni imputati non meritino di essere difesi. "Sostenere una simile visione significa minare i valori costituzionali e cedere a una logica di vendetta, lontana dai principi democratici", si legge nella nota.
Anche la Camera Penale veneziana ha espresso solidarietà a Caruso, sottolineando come l’avvocato abbia agito nel pieno rispetto delle norme e del codice deontologico. “Pur comprendendo il dolore del padre della vittima, non possiamo accettare che venga posto un limite arbitrario alla funzione difensiva”, ha dichiarato l’associazione.
L’intervento delle Camere Penali riaccende il dibattito su un tema fondamentale: il delicato equilibrio tra giustizia, diritto di difesa e rispetto per le vittime in un sistema processuale equo.