Cronaca di Redazione , 22/11/2024 14:11

Scomparso a 67 anni Gianfranco Dalla Barba, campione di sciabola e neurologo di fama mondiale

Gianfranco Dalla Barba
Gianfranco Dalla Barba

E’ mancato Gianfranco Dalla Barba, padovano, classe 1957, campione olimpico di sciabola, affermato neurologo. A togliergli la vita un arresto cardiaco.

A dare l’annuncio della scomparsa, le sorelle, Beatrice e Piera insieme alle loro famiglie, ai parenti e agli amici tutti: per domani, domani, sabato 23 novembre, il saluto dalle 16 alle 18 nella Sala del Commiato della Casa Funeraria Santinello di via Turazza.

Così lo ricorda Gastone Gal, maestro di sciabola e fioretto:

Gianfranco Dalla Barba, 67 anni, aveva conquistato l’oro nella sciabola a squadre alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984, assieme a Marco Marin, entrambi allievi del maestro Ryszard Zub. Erano i due gioielli del Petrarca scherma che avevano iniziato a calcare le pedane con l’altro grande maestro della scherma padovana, Guido Comini, mentore anche dell’altra gloria schermistica patavina, Francesca Bortolozzi. Alle Olimpiadi di Seoul, Dalla Barba conquistò il bronzo con gli stessi compagni di squadra: Marco Marin, Dino Meglio e Giovanni Scalzo. La raffinata tecnica e la brillante intelligenza lo mantennero a lungo ai vertici della scherma mondiale e le due medaglie d’argento ai Campionati del Mondo, nel 1982 e nel 1983, furono amara consolazione per quel titolo sfuggito d’un soffio.

Ma non fu solo la scherma a fargli raggiungere grandi traguardi e, una volta deposta la sciabola, dopo essersi laureato a Padova e aver formato nel laboratorio di neuropsicologia uno dei primi gruppi interdisciplinari italiani dedicati allo studio della natura dei deficit cognitivi, iniziò una prestigiosa carriera scientifica. Neurologo di fama mondiale, si è occupato per più di trent’anni di disturbi neurocognitivi. Guest researcher presso l’Università di Cambridge (UK), a Parigi, all’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (INSERM), ha diretto un’equipe clinica e di ricerca sui deficit di memoria e sulla diagnosi precoce di malattia di Alzheimer, è stato inoltre professore di Neuropsicologia all’Università degli Studi di Trieste. Più di cento pubblicazioni su riviste e libri internazionali completano il suo curriculum. Proprio in questi giorni è uscito il suo ultimo lavoro: Che cos’è la memoria? Normalità e patologia dell’atto di ricordare, Il Pensiero Scientifico Editore.