Cronaca di Redazione , 21/11/2024 13:45

Arrestato 34enne albanese, accusato della rapina violenta ad un anziano

Carabinieri a Carmignano

Nel pomeriggio del 19 novembre, a Marcianise, nel casertano, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Padova, con il supporto dei colleghi dell’Arma locale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Rovigo su conforme richiesta di quella Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, nei confronti di un cittadino albanese 34enne, presunto responsabile, in ipotesi accusatoria, dei reati di rapina aggravata in abitazione e lesioni personali aggravate, commessi in Montagnana, la notte dell’11.07.2023 ai danni di un pensionato del luogo.

Le indagini dei militari dell’Arma, con la direzione della Procura della Repubblica di Rovigo, hanno avuto inizio a seguito della rapina perpetrata attorno alle ore 02.00 dell’11.07.2023, all’interno di un’abitazione di Montagnana, quando l’anziano veniva sorpreso nel sonno da due malviventi completamente travisati i quali, dopo averlo minacciato con un cacciavite e percosso ripetutamente anche con un cavo elettrico, sottraevano circa 14.000,00 euro in denaro contante custoditi in casa dalla vittima, che riportava peraltro lesioni personali in varie parti del corpo.

Attraverso la minuziosa ricostruzione dei fatti, resa possibile dalla dettagliata denuncia del pensionato, arricchita da ulteriori fondamentali elementi, emersi soprattutto dall’accurato sopralluogo effettuato dai Carabinieri sul luogo della rapina, è stato raccolto un grave quadro indiziario a carico del 34enne.

In particolare, determinante è risultato il rinvenimento di un giubbotto catarifrangente perso da uno dei rapinatori e ritrovato dai militari dell’Arma durante il sopralluogo sotto una delle finestre dell’abitazione della vittima, sul quale le successive analisi tecnico-scientifiche hanno rilevato un profilo genetico corrispondente a quello dell’indagato destinatario della misura coercitiva. 

Pertanto, in esecuzione del provvedimento cautelare l’indagato è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della stessa Autorità Giudiziaria rodigina.

Il procedimento è in fase di indagini preliminari.