“Questo è il buongoverno del centrodestra: tagli per 14 milioni di euro da qui al 2028 al Comune di Padova. E per oltre 100 milioni ai Municipi veneti. Per fortuna che, quando si è insediato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ci avevano detto che ora, con un allineamento tra Governo, Regione e molti Comuni, le istanze del nostro territorio sarebbero state finalmente tenute in considerazione”. Il consigliere regionale Arturo Lorenzoni bolla come “Disperata la misura dei minori finanziamenti ai Comuni (e che il presidente Zaia si guarda bene dall’osteggiare): ora che faranno i primi cittadini della Lega? Zitti a subire il sopruso? Sto con il sindaco Sergio Giordani, che ha chiesto apertamente di fare marcia indietro per non mettere in discussione i servizi. Procede il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto, con un faraonico dispendio di risorse, e si tolgono invece soldi pubblici dove ce n'è più bisogno. Di fronte a tutto questo, Zaia non dice una parola per non contraddire la premier. Che lo stia facendo perché le ha premesso quel famoso emendamento che gli spalancherebbe le porte al terzo mandato? Altro che l’interesse dei veneti. Resta il fatto che a fare le spese di tale sforbiciata saranno ancora una volta i cittadini. Un’amministrazione lungimirante dovrebbe mettere al primo posto le famiglie e i più fragili. Troppo facile tagliare: a chi governa si chiedono soluzioni a favore delle comunità, non un mero equilibrio fra entrate e uscite al fine di pareggiare i conti”.