La casa degli ultimi, viaggio tra le storie dell'asilo notturno "Torresino" VIDEO
La struttura fu edificata all’inizio del 900, grazie alle donazioni di facoltosi padovani dell’epoca. Originariamente destinata ad ospitare i pellegrini del santo, è ora rifugio per 82 persone (70 uomini e 12 donne) che vivono ai margini e che trovano un posto accogliente dove dormire. E’ l’asilo notturno al Torresino, in centro a Padova, a pochi passi dalla Specola. Una struttura del comune, gestita dalla cooperativa Cosep. Una visita per toccare con mano le storie di difficoltà, ma anche di rinascita. Gli ospiti italiani sono la metà dei presenti. Chi ha perso il lavoro, chi è rimasto solo, chi ha divorziato e non ha potuto mantenersi. In passato anche una coppia sfrattata da casa.
All’interno dell’asilo notturno, nella sala tv, anche una mostra che racconta i pensieri e le esperienze degli ospiti nel corso degli anni. Il giornale prima Borgo Nuovo, poi Pensieri Senza Tetto, scritto e distribuito da cbi in queste stanze passa fino ai 6 mesi, questo il limite massimo che ha avuto qualche deroga durante il Covid.
La media di età degli ospiti è di 50 anni. Tra loro anche stranieri arrivati con le prime ondate migratorie degli anni 90. Che hanno lavorato per anni in Italia ma che, con la crisi del 2008, non si sono ricollocati nel mondo del lavoro. Ogni ospite viene valutato dai servizi sociali, prima di accedere alla struttura. Vengono eseguite attente visite mediche per la tutela di tutti gli occupanti. π