Cronaca di Redazione , 04/11/2024 9:17

Neonato di 5 mesi ricoverato in Terapia Intensiva per lesioni agli organi interni

Pediatria Ospedale di Padova
Pediatria Ospedale di Padova

I medici hanno riscontrato lesioni agli organi interni, il neonato non riusciva più a mangiare. E' ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Azienda Ospedale Università di Padova il neonato di 5 mesi che ha subito le sevizie del padre - iniziate lo scorso luglio-, anche mentre era ricoverato.

Secondo quanto ricostruito fino ad oggi il bambino già lo scorso agosto era stato ricoverato all'Ospedale di Vicenza. Aveva registrato più volte segni di miglioramento ma quando si prospettavano le dimissioni improvvisamente peggiorava. E' stato così trasferito all'Ospedale di Padova dove la Polizia, in collaborazione con il personale sanitario, ha scoperto che il papà di 22 anni lo maltrattava.
Sul piccolo corpicino sono state riscontrate ferite al cavo orale (a lingua, tonsille, faringe e trachea) e lesioni gravi agli organi interni, come i reni. Respira attaccato all'ossigeno. Le sue condizioni di salute stanno migliorando, ma non uscirà dalla Terapia Intensiva prima di 10 giorni. 

La famiglia - papà 22enne, mamma 20enne e un altro figlio di 3 anni -, abita nel vicentino, al confine con la provincia padovana. Sono stati proprio i genitori a presentarsi al pronto soccorso con il neonato spiegando che faticava a mangiare e respirare. Nessuno avrebbe mai immaginato fosse vittima delle violenze del padre. Nelle stanze del reparto di Pediatria i genitori possono accedere uno alla volta e quando la mamma finiva di salutare il suo piccolo lasciava la stanza per permettere anche al papà di accedere e così agiva indisturbato. Il motivo di tanta cattiveria non è ancora noto. Le indagini son in corso e il giovane, arrestato, si trova in carcere. Nel corso dell'interrogatorio davanti al GIP si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha quindi fornito alcuna spiegazione.

La giovane mamma sembra completamente estranea ai fatti. "Non ho fatto niente, io non gli ho fatto niente" avrebbe ripetuto ai sanitari, ma resta da capire come non possa essersi mai resa conto di quale fosse la gravità delle condizioni di salute del figlio. Continua a recarsi tutti i giorni in visita al figlioletto.