Cronaca di Redazione , 16/10/2024 13:15

Sindacati, protesta per "Taglio stipendi ai tecnici dello Spisal"

Controlli dello Spisal
Controlli dello Spisal

Nell'incontro di oggi, 16 ottobre 2024, l’amministrazione dell'Ulss Euganea ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali l'intenzione di sospendere il regolamento aziendale per il riconoscimento economico mensile ai Tecnici della Prevenzione dello Spisal, che anticipava mensilmente le quote del fondo regionale per le attività e progettualità di sostegno alla sicurezza nel tessuto produttivo territoriale. “Questo rappresenta un grave arretramento contrattuale e aggrava una situazione già critica in termini di organico - dichiara Fabio Turato della Cisl Fp - Con questa decisione si abbandona una tradizione tutta padovana di valorizzazione di un'attività dal grandissimo valore sociale, che rappresentava anche un modello contrattuale invidiato da tutte le altre aziende”.

Attualmente, il settore dei Tecnici della Prevenzione soffre di una carenza allarmante: mancano almeno 10 unità, e la continua fuoriuscita di personale qualificato verso condizioni lavorative migliori nel settore privato peggiora ulteriormente la situazione. Recentemente, altri 7 tecnici hanno partecipato a un concorso per trasferirsi all'Inail, dimostrando il crescente malcontento e la scarsa attrattività dell'amministrazione Ulss Euganea.

Nel contesto della provincia di Padova, che conta oltre 85.000 imprese attive, con una forte prevalenza di piccole e medie imprese, il ruolo dello Spisal è cruciale. Come rilevato dall'Ulss Euganea, la percentuale di violazioni riscontrate nelle aziende dal personale dello Spisal rimane rilevante: nel 2023, il 31% delle aziende controllate ha ricevuto contestazioni per mancato rispetto delle normative sulla sicurezza. Su 917 cantieri ispezionati, ben 32% è risultato non conforme, con gravi conseguenze per la sicurezza dei lavoratori.

“In questo quadro – continua Alessandro Piovan dirigente della Cisl Fp padovana – la sospensione del riconoscimento economico ai Tecnici della Prevenzione mina gravemente la motivazione di chi, ogni giorno, è impegnato in prima linea per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. I Tecnici della Prevenzione, in qualità di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, non si limitano alle ispezioni, ma sono anche incaricati di accertamenti legali e procedimenti per reati, con elevate responsabilità personali e professionali”.

A fronte di un sistema produttivo frammentato, in cui le piccole imprese rappresentano il 69,5% del totale degli occupati, e con risorse economiche e umane limitate per la gestione della sicurezza, è essenziale che i professionisti che vigilano su queste realtà siano adeguatamente valorizzati. La riduzione di 400 euro al mese negli stipendi dei Tecnici della Prevenzione appare ingiustificata e dannosa, considerata l’esposizione a elevata responsabilità e le funzioni di Ufficiali di Polizia Giudiziaria che sono chiamati a svolgere.

“Non possiamo parlare di promozione della sicurezza e della salute sul lavoro se le figure centrali per garantire il rispetto delle normative vengono trattate in questo modo – continua Emiliano Bedon, della Cisl Fp – Penalizzare questi professionisti significa compromettere l'efficacia dei controlli e mettere a rischio la capacità di garantire il rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, esponendo ulteriormente i lavoratori a rischi evitabili”.

Le sospensioni di attività imprenditoriale nel settore edile e manifatturiero nel 2023, che hanno interessato 14 ditte, sono una dimostrazione della necessità di un controllo rigoroso per prevenire incidenti gravi. La Cisl Fp padovana chiede con urgenza che le autorità competenti e la Regione Veneto intervengano, fornendo indicazioni chiare all'Ulss Euganea affinché vengano ripristinati i meccanismi di valorizzazione professionale e si agisca concretamente per colmare le gravi carenze di personale. Come evidenziato dalla Ulss Euganea stessa, l'importanza dei Piani Mirati di Prevenzione e della diffusione di buone pratiche dimostra quanto sia fondamentale investire nella sicurezza attraverso chi, ogni giorno, la garantisce.

“Investire nella sicurezza significa investire nella qualità del tessuto produttivo del nostro territorio – continua Turato – Chiediamo alla Regione Veneto di dare indicazioni precise affinché venga valorizzato l’impegno dei Tecnici della Prevenzione. Non possiamo accettare che, dopo un lungo percorso di mediazione, si arrivi addirittura alla revoca di un accordo frutto di tale lavoro”.

“In attesa di un rapido riscontro – conclude la Cisl Fp – non escludiamo ulteriori azioni di sensibilizzazione e mobilitazione a tutela dei diritti dei Tecnici della Prevenzione”.