Morte di Edoardo Zattin durante allenamento di boxe: l'allenatore chiede il patteggiamento

Proseguono le indagini sulla tragica morte di Edoardo Zattin, il diciottenne di Este deceduto dopo un allenamento di boxe presso una palestra di Monselice. Il suo allenatore, Simone Lazzarin, 47 anni, residente a Rovigo e difeso dall’avvocato Roberta Paesante, ha proposto un patteggiamento per una pena sospesa di otto mesi. Come riportato da Il Mattino di Padova,Lazzarin, era affiliato alla Federazione Pugilistica Italiana ed era responsabile dei corsi di boxe dell’Asd Boxe Cavarzere, operava anche presso la palestra Move di Monselice dove lavorava come istruttore.
Lazzarin è accusato di cooperazione in omicidio colposo, con una contestazione di reato omissivo. A rispondere della stessa accusa sono anche Luca Lunardi, 36 anni, e Matteo Zenna, 49 anni, entrambi di Monselice e difesi dall’avvocato Andrea Formenton, mentre Lunardi è assistito anche dalla collega Alessia Barbin. All’epoca dei fatti, i due ricoprivano ruoli di responsabilità come rappresentanti legali della palestra. Gli imputati sono accusati di non aver rispettato i regolamenti che disciplinano la boxe, considerata attività sportiva pericolosa secondo l’articolo 2050 del codice civile, e di negligenza nel controllo e nella vigilanza. Si ipotizza che anche Lunardi e Zenna possano optare per un rito alternativo che porterebbe a una risoluzione extragiudiziale della vicenda.
Tra le ipotesi in esame figurano un risarcimento per la famiglia e la possibilità di avvalersi di riti alternativi. Tuttavia, la prossima udienza, fissata per il 6 novembre davanti al Gup Claudio Marassi, potrebbe subire un rinvio a causa di uno sciopero degli avvocati. Il pubblico ministero Maria D’Arpa accusa i tre imputati di aver permesso a Zattin di partecipare, il 22 febbraio 2023, a una sessione di sparring, una pratica vietata ai non tesserati della Federazione, come appunto era Edoardo. A seguito di tale violazione, Lazzarin è stato sanzionato in primo grado dalla Federazione Pugilistica Italiana con una sospensione di 80 giorni da ogni attività federale e agonistica per aver consentito allenamenti a persone non tesserate, tra cui Edoardo. Durante uno di questi allenamenti, Edoardo è collassato e, trasferito all’ospedale di Padova, è deceduto alcuni giorni dopo. La procura sportiva ha rilevato che al momento dell’incidente, Zattin era in fase di tesseramento, iscritto solo per attività di pesistica e cultura fisica.
L’autopsia, eseguita dal professor Stefano D’Errico, ha confermato che la causa del decesso è stata una frattura cranica accompagnata da emorragia subdurale, in seguito a un forte trauma alla testa, compatibile con un colpo violento. Le indagini, coordinate dal pm Maria D’Arpa, non hanno tuttavia identificato chi avrebbe inferto il colpo fatale. L’incidente è avvenuto il 22 febbraio 2023, e due giorni dopo Zattin è deceduto nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. I medici hanno subito notato che la lesione riportata era stata causata da un trauma, escludendo l’ipotesi di un malore inizialmente formulata dai presenti in palestra.