Cronaca di Redazione , 17/10/2024 13:39

Allarme povertà, cucine popolari: la metà delle persone chiede aiuto per la prima volta VIDEO

CUCINE POPOLARI

In un anno Sono aumentate del 26% le prestazioni offerte ai bisognosi dalle cucine popolari. Un aumento del 12% delle persone che hanno chiesto aiuto. Sono i numeri del bilancio sociale, presentati oggi dalla Fondazione Nervo Pasini alla camera di commercio. Numeri importanti che rivelano una situazione complicata della società. Numeri che però proiettano le cucine verso il futuro, con la nuova sede al patronato del Tempio della pace che vedrà la luce tra un anno e mezzo. Un milione di Euro, con fondi pnrr, per il primo stralcio di lavori. Alla canonica, verranno realizzati gli uffici amministrativi e un ambulatorio medico, in collaborazione con l’ulss, per fornire aiuto sanitario ai bisognosi. Nella giornata della lotta alla povertà ecco i numeri della realtà di via Tommaseo. 77.505 pasti distribuiti, una media di 300 al giorno, 5.930 ricariche di batterie, 4645 docce, 2.601 prestazioni medico-infermieristiche. E molto altro in un anno. Nel 2023 sono state 1563 le persone che hanno chiesto aiuto per la prima volta, quasi la metà del totale. 1.574.000 Euro il valore sociale distribuito, cioè il valore delle prestazioni se non ci fossero state le cucine. Le cucine popolari funzionano grazie al volontariato, 200 le persone che prestano servizio donando il loro tempi, e alle donazioni private. Nel bilancio sociale, il buco di 51mila Euro è stato ripianato dalla diocesi di Padova, ma c’è sempre bisogno di un aiuto economico da parte di tutti, per una realtà inclusiva di cui Padova deve essere orgogliosa.