Cronaca di Redazione , 09/10/2024 10:13

Ascom: il mercato del falso costa mezzo miliardo all'economia padovana, danno enorme

Mercato del falso
Mercato del falso

L'ultimo, in ordine di tempo, qualche giorno fa: sequestro di falsi capi "firmati" ad opera della Guardia di Finanza. Ma la cronaca ha spesso a che fare con situazioni del tipo, molte delle quali riconducibili a strutture presenti nella zona industriale di Padova. "Che Padova sia un centro da dove vengono immesse sul mercato merci contraffatte, quasi sempre prodotte in totale dispregio delle più elementari norme di sicurezza, è un dato di fatto che da anni denunciamo e che, per fortuna di chi opera legalmente, la Guardia di Finanza riesce, almeno in parte, ad intercettare prima della distribuzione sul territorio".

Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova, conosce alla perfezione la questione e a più riprese è intervenuto anche per chiedere la chiusura di quello che in Ascom viene definito l'"hub della contraffazione", ovvero il Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti. Ma quanto "costa" all'economia padovana il mercato del falso?
"A Padova - continua il presidente -  le falsificazioni o contraffazioni che dir si voglia, hanno determinato una significativa riduzione del fatturato del mercato legale, peraltro colpendo non solo il comparto moda che è pur sempre il maggioritario, ma anche la cosmesi, i giocattoli, persino l'alimentare".

Il risultato è che nel 2023, i danni causati dalla contraffazione a Padova sono stati stimati attorno a mezzo miliardo di euro. "Ovviamente siamo in presenza di una stima - evidenzia Bertin - e il dato include le perdite dovute a prodotti contraffatti in vari settori. Ripeto: a soffrire in particolare è il settore moda, degli accessori e dei beni di lusso, con un impatto importante sul commercio locale ma anche, si badi bene, sulle esportazioni e sulla competitività delle imprese padovane legittime che operano in questi settori e che faticano a competere con il mercato dei prodotti falsificati, un mercato che, evidentemente, danneggia la loro reputazione e dunque le loro vendite".

Il problema (nel problema) è che, nonostante gli sforzi per contrastare il fenomeno, nell'ultimo anno il commercio legale ha dovuto lasciare sul campo un ulteriore 3% rispetto all'anno precedente (e il falso non sembra destinato a diminuire, anzi), mentre una stima sugli ordini e sulle esportazioni, anch'esse influenzate dalle contraffazioni, denuncia un calo degli ordini esteri del 4,4% e una riduzione più contenuta sul mercato interno dell'1,6%. "Indubbiamente - conclude il presidente di Confcommercio Ascom Padova - l'impatto economico della falsificazione ha importanti ricadute sia sul fatturato che sulla competitività internazionale, però ci teniamo a ribadire, ancora una volta, che c'è un altro fronte, altrettanto importante se non di più, che è quello legato alla salute. Se i consumatori, oggettivamente attratti dal basso costo di tali prodotti, avessero coscienza di cosa rischiano in termini di salute indossando un capo o un accessorio contraffatto e pericoloso, o dando ai loro figli un giocattolo, un costume per Halloween o un pennarello non a norma, forse questa sorta di florido commercio parallelo e illegale troverebbe qualche difficoltà in più ad affermarsi".