Cronaca di Redazione , 30/09/2024 10:12

Spese condominiali insostenibili, protesta degli inquilini delle case ATER del Portello

Protesta inquilini case ATER al Portello
Protesta inquilini case ATER al Portello

Stato di agitazione degli inquilini della casa ATER del quadrilatero del Portello a causa delle elevate spese condominiali.

A seguito dell’assemblea condominiale dell’11 luglio 2024, gli assegnatari degli alloggi hanno deciso di sospendere l’approvazione del bilancio per via dei forti aumenti degli ultimi anni. Con quest’ultimo bilancio preventivo si sono alzate ulteriormente le rate che sono diventate ormai insostenibili per moltissimi residenti.

“Come già fatto notare negli anni passati ad ATER e Comune di Padova, c’è una forte contraddizione fra la natura delle case popolari il cui affitto è calcolato sulla base del reddito degli inquilini e invece il totale scollegamento del calcolo delle spese condominiali da questi criteri - spiega in una nota l'USB - . Gli assegnatari si trovano quindi a dover pagare rate che possono arrivare anche fino a 500 euro al mese, indipendentemente dalla condizione economica del nucleo familiare. Inoltre i problemi tecnici degli impianti portano a inutili sprechi che poi ricadono sulle spalle degli inquilini”.

Durante l’assemblea di luglio avevano deciso di richiedere un incontro con ATER e Comune di Padova, coinvolgendo anche l’Assessorato ai Servizi Sociali vista la situazione di fragilità sociale ed economica di molti inquilini. Tale richiesta di incontro, dicono, non ha ricevuto ad oggi alcuna risposta nonostante ripetuti solleciti. “Dopo diverse riunioni, con l’assemblea condominiale del 24 settembre, gli inquilini hanno quindi deciso in modo compatto di avviare lo stato di agitazione per ottenere risposte da ATER e Comune di Padova - si legge ancora nella nota -. L’attuale economia di guerra che fa salire vertiginosamente il costo della vita, rende sempre più difficile il sostentamento dei lavoratori e dei pensionati, specialmente i più fragili. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire a sostegno di chi rischia di rimanere al freddo durante l’inverno perché non può permettersi di pagare il riscaldamento”.