Vo', che successo la 73esima Festa dell'Uva: trionfa il carro de I Perbacco FOTO

Colorati, suggestivi, motorizzati, storici e ora anche ecosostenibili, tutti come sempre ricoperti di chicchi d’uva a mosaico. Sono i Carri dell’Uva di Vo’ che ieri hanno sfilato nella giornata conclusiva della 73a Festa dell’Uva e del Vino (20.000 visitatori se si considerano i tre giorni di Festa) che fin dalla mattina si sono riversati nel comune e ai piedi dei Colli Euganei per degustare le migliori produzioni delle cantine locali e gustare i prodotti del territorio.
La sfilata dei 6 Carri, preceduta da una carovana di vespe d’epoca riunite a cura degli amici di "Vo in Vespa”, dalla Banda Folkloristica Euganea e le sue majorette, dal palio di Vo’ e dai tradizionali “Moscatini” (bambini vestiti in abiti tradizionali da vendemmia) ha percorso le vie di Vo’ e il perimetro di piazza Liberazione.
A seguito delle votazioni di una giuria di esperti, a portare a casa il Palio di Vo’ simbolo del carro vincitore, ricevendolo dalle mani del Sindaco Mauro Delluniversità sono stati i ragazzi e le ragazze del Gruppo “I Perbacco” con il carro ”Il Cerchio della Vite” di fronte ad una piazza Liberazione gremita all’inverosimile.
È stato l’atto finale di un percorso che ha visto riunirsi e cooperare l’intera comunità dei Mastri Carristi, fin dai primi giorni di febbraio. Coordinati dal Presidente Francesco Sinigaglia, centinaia di volontari si sono mobilitati nelle corti delle aziende agricole e nei capannoni che si sono popolati di carpentieri, falegnami, decoratori per la realizzazione di queste opere d’arte che affondano le radici nella tradizione vitivinicola del territorio di Vo’. Una mole di lavoro impressionante, che ha richiesto l’utilizzo di: 2,5 tonnellate di uva, 2,45 tonnellate di ferro, 1,3 tonnellate di silicone, 2 tonnellate di legno, 400 kg di trachite e pietra locale.
LA CLASSIFICA
1^ CLASSIFICATO: gruppo I Perbacco con Il Cerchio della Vite
2^ CLASSIFICATO: gruppo I Soliti Ignoti con Vulcano e Vite, il Tesoro Euganeo nel Calice
3^ CLASSIFICATO: gruppo I Ragazzi della Porta Accanto con Vikings
4^ CLASSIFICATO: gruppo I Tosi della Porta Accanto con Il Grappolo: un Insieme di Elementi
5^ CLASSIFICATO: gruppo I Fusi con Il Mondo del Viticoltore, arte e passione nella terra del Vino
6^ CLASSIFICATO: gruppo I Perbacco con La Favola della Vite
ATLETI PARALIMPICI IN SFILATA Ha poi sfilato fuori concorso un settimo carro carro dedicato allo sport sul quale sono saliti gli atleti paralimpici vadensi Chiara Nardo (canottaggio) e Luigi Beggiato (nuoto). Prima della ceriamonia di premiazione dei carri, la Pro Loco di Vo’ e l’associazione ANUU (Associazione dei Migratoristi Italiani) hanno consegnato un assegno di 2000 euro alla Città della Speranza alla presenza del sindaco di Vo’ Mauro Dell’Università e dell’europarlamentare Anna Maria Cisint. "C’è stata una bella ondata di emozione sul palco quando è stato comunicato il nome dei premiati e soprattutto de vincitori - ha dichiarato il sindaco di Vo’ Mauro Delluniversità - un’emozione che condivido avendo avuto l’opportunità di conoscere il dietro le quinte di questi carri. Mesi di lavoro e tante difficoltà che questi Mastri Carristi hanno superato con passione, caparbietà e grandi capacità. Un grazie sentito a loro, alle nostre cantine e un arrivederci a tutti coloro i quali hanno scelto oggi di passare una domenica speciale a Vo’ "
DESCRIZIONE DEL CARRO E DEL SIGNIFICATO
L’allegoria che quest’anno viene presentata dal nostro gruppo vuole essere un omaggio alla vita, in tutte le sue forme, che viene identificata come connubio tra la natura e l’essere umano. L’ambiente che viene a generarsi è una rappresentazione del mondo, sempre in continuo movimento e caratterizzato dallo scorrere del tempo, al centro del quale si erge il maestoso Albero della Vita, una pianta di Vite che si genera da tre profonde radici, e che si dirama in 24 tralci. L’allegoria si apre incontrando le stagioni, quattro eleganti dame accompagnate ciascuna da tre damigelle, una per ciascun mese appartenente alla stagione stessa. Le quattro stagioni, vengono accolte sul carro dalle grazie, tre giovani fanciulle che incarnano l’unione tra la natura e l’uomo, e in questo senso la vita stessa, e che dimorano ai piedi dell’albero della vita. Le grazie invitano le quattro stagioni a prendere posto nel grande cerchio della vite, la rappresentazione dello scorrere del tempo e degli eventi; queste ultime ben liete offrono alle grazie ciascuna un dono in segno di riconoscenza. Tuttavia, la vita non sempre scorre lineare e tranquilla ma capita a ciascuno di incappare in qualche imprevisto... ed ecco che improvvisamente tutto si ferma, il cerchio non ruota più, l’albero della vita si ritrae. È proprio attraverso l’unione tra la natura e l’essere umano che la vita può tornare a scorrere serena: le grazie, unendo i doni che le stagioni hanno dato loro, fanno rifiorire l’albero, riprende la danza attorno ad esso e dalla fontana torna a zampillare il vino, la vera essenza della potenza della natura unita all’impegno dell’uomo, che celebra ancora una volta il miracolo della vita.
Il tema proposto è stato scelto a seguito di diverse difficolta che molti membri del gruppo hanno vissuto e stanno vivendo durante quest’anno; l’intera allegoria vuole essere un augurio a tutti di vivere appieno la vita in ogni suo istante e di non arrendersi mai di fronte alle difficolta.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEL CARRO VINCITORE "Il Cerchio della Vite”
Il lavoro è stato articolato su diversi cantieri per riuscire a lavorare sulle diverse parti della struttura, data l’impossibilità di gestire tutte le componenti in un unico ambiente, per poi essere riunito e assemblato definitivamente negli ultimi giorni direttamente sul carro; ciò e stato possibile grazie ad un intenso lavoro preventivo in fase di progettazione sia tecnica, sia artistica.
I movimenti del carro sono molteplici, alcuni funzionali, altri coreografici. Per la realizzazione del piano girevole, una pedana circolare di 6 metri di diametro, sono stati impiegati due pistoni idraulici per movimentare le “ali” della pedana e farle passare dalla posizione eretta a quella distesa, uniti ad una struttura di travi e tubolari per garantire la staticità a la portata anche durante il movimento. Lapedana stessa è montata su una ralla azionata da un motore idraulico che le permette di girare continuamente su sé stessa. L’albero della vita è invece montato su una piastra ancorata al centro della ralla capace di scaricare il peso dell’intera struttura a terra e al contempo di mantenere fermo l’albero indipendentemente dal movimento della pedana. All’interno del tronco trova spazio un pistone che azione un duplice meccanismo progettato “ad incastro” per ottimizzare gli spazi. Mediante un sistema di leveraggi e guide appositamente realizzato il secondo e il terzo ordine di tralci dell’albero possono rispettivamente aprirsi verso l’esterno e spuntare verso l’alto. Per far funzionare il tutto sul carro sono presenti due distinti impianti oleodinamici, uno per il funzionamento della ralla e dell’albero e uno indipendente per i pistoni della pedana che gira con essa. Anche la fontana è azionata da una pompa idraulica che permette di far scorrere l’acqua al suo interno.
Tutte le superfici del carro sono state realizzate interante a mano dapprima attraverso uno scheletro in ferro poi ricoperte e finite con i differenti materiali come vetroresina e legno, poi stuccati e verniciati. I dipinti delle stagioni ai lati del carro sono stati realizzati “in opera” sopra una base di intonaco. Le foglie dell’albero (circa 300) sono state disegnate a con programma CAD, tagliate a laser e poi finite a mano modellandole e dipingendole singolarmente. L’intera struttura e stata realizzata cercando di fare il più ampio utilizzo possibile di materiali di riciclo e di scarto, con lo scopo di ottimizzare i costi e allo stesso tempo di prestare un’attenzione particolare all’ambiente, vista anche l’attinenza con il tema del carro.
LA FESTA
23 Cantine e 7 chef di strada. Da venerdì piazza Liberazione e piazza Martiri si sono riempite di tantissimi visitatori che come ogni anno sono accorsi da tutto il Veneto per l’appuntamento con i migliori vini dei Colli Euganei. Sotto un tetto di luci calde, il Villaggio DiVino ha ospitato nelle sue casette bianche ben 23 produttori, la maggior parte dei quali facenti parte del Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei, che hanno proposto al pubblico le loro migliori selezioni, a partire dal Fior d’Arancio, la DOCG euganea declinata nelle sue tre versioni, passando per il Serprino e i rossi a matrice bordolese. Ad accompagnare il tutto, un vasta scelta di prodotti del territorio offerti con passione e fantasia da sette chef di strada.
Letteratura, degustazioni e cultura del vino. In aggiunta al coordinamento delle cantine, il Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei è stato anche quest’anno motore di alcune interessanti iniziative legate alla cultura e alla tradizione enologica del territorio. Venerdì 13 settembre all’interno del MUVI (Museo del Vino dei Colli Euganei in piazzetta Martiri a Vo’) si è tenuta la rassegna letteraria “Brividi e Serprino” con la presentazione del libro giallo “Le regole della vendetta” alla presenza dell'autore Fulvio Luna Romero. Nella stessa prestigiosa sede, sabato e domenica il Consorzio, in collaborazione con l’AIS Veneto ha organizzato una degustazione (su prenotazione) dedicata al Serprino, un viaggio nei profumi e nei sapori della DOC dei Colli nelle due tipologie frizzante e spumante. Gli eventi sono stati realizzati nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’agroalimentare patavino con il contributo della Camera di Commercio di Padova.
Alla scoperta della Trachite Euganea. Oggi dalle 10 in piazza Martiri è stata allestita un’area dedicata alla Trachite Euganea, la pietra locale con cui è stata costruita piazza San Marco a Venezia, le piazze di Assisi e altri monumenti straordinari. I visitatori hanno potuto toccare con mano e scoprire i colori e le lavorazioni di questa pietra eccezionale che da secoli si estrae dal nostro territorio dei Colli Euganei. Attività a cura delle aziende produttrici locali: Trachite Euganea srl - Toniolo Zovonite srl.
I golden partner. La Festa dell’Uva e del Vino è resa possibile dal sostegno di molte aziende del territorio, tra le quali va in particolar modo sottolineato l’apporto ed il sostegno profusi da: Cantina dei Colli Euganei e di Banca Adria Colli Euganei, in qualità di gold partner della 73^ edizione.