Cronaca di Redazione , 01/08/2024 12:57

Sospensioni e sanzioni a 3 ristoranti di pesce crudo per non conformità alle regole igieniche

Controlli Ulss 6 Euganea
Controlli Ulss 6 Euganea

Tre ristoranti sono stati chiusi e sanzionati lo scorso fine settimana per scarsa igiene nelle cucine, per il mancato utilizzo dell'abbattitore di temperatura (obbligatorio e fondamentale per garantire la salute del consumatore che ama il pesce crudo), per alimenti non tracciati e per l'utilizzo inappropriato o insufficienze dei locali ad uso esclusivo dei lavoratori. 

Si tratta di tre ristoranti che propongono pesce crudo, multati e chiusi fino a quando le condizioni igienico-sanitarie non saranno ripristinate a seguito di sopralluogo di personale tecnico esperto del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell'Ulss 6 Euganea che attesterà l'effettuazione di quanto imposto. Le sanzioni variano dai 1.000 ai 6.000 euro.

 

"Queste condizioni di grave insufficienza dal punto di vista igienico-sanitario - sottolinea la dottoressa Stefania Tessari, direttore della UOC SIAN dell'Ulss 6 Euganea - si evidenziano solitamente nelle zone retrostanti alle sale ristorante, spesso belle, curate ed eleganti. I controlli insistono in modo particolare sugli ambienti non accessibili alla clientela come la cucina, i magazzini, le zone deposito e i servizi igienici del personale. Di fondamentale importanza per garantire la salute del consumatore che ama il pesce crudo è la verifica della presenza e soprattutto dell'uso dell'abbattitore che garantisce nei confronti di eventuali parassiti presenti nei pesci".

Il SIAN, dall'inizio del 2024 ad oggi, nella sua attività di routine di vigilanza e controllo sui ristoranti della provincia di Padova, ha dovuto sospendere l'attività a 23 ristoranti su un totale 1000 controlli e ha riscontrato in 1 ristorante su 4 delle non conformità, non così gravi da portare alla sospensione dell'attività, ma che hanno chiesto un intervento di ripristino di aspetti igienico-sanitari. Parliamo di pavimenti sporchi, muri scrostati in cucina, servizi igienici dei dipendenti non utilizzabili e, se utilizzati, spesso in condizioni indecenti.

Dall'inizio dell'anno sono stati notificati 67 episodi di malattie a trasmissione alimentare nei consumatori, ognuno con coinvolgimento di più persone soprattutto bambini e anziani, in maggior parte dovute a presenza di salmonelle, spesso causate da ingestione di alimenti contaminati all'interno di ristoranti e da consumazione di dolci come il tiramisù, anche di preparazione casalinga con uova da galline di casa, e nell'ultimo periodo anche di produzione industriale.

"La nostra attenzione per la tutela della salute dei consumatori è massima - evidenzia Tessari - e ci sentiamo di dover enfatizzare l'argomento in considerazione delle elevate temperature che espongono il pesce crudo e gli altri alimenti freschi a maggiori rischi. Si ricorda che il Regolamento comunitario n. 852 del 2004, all'articolo 1, cita: la responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti incombe all'operatore del settore alimentare. Ciò significa che gli operatori del settore alimentare devono formare e vigilare i propri collaboratori".

Il lavoro che il SIAN svolge come Autorità Sanitaria in ambito sicurezza alimentare insieme ai colleghi del Settore Veterinario dell'Ulss 6 Euganea, avviene anche con la collaborazione dei Carabinieri dei NAS e della Forestale che ringraziamo. "Intensificheremo i controlli - conclude la dottoressa Tessari - per una sempre maggiore tutela del consumatore".

 

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