Cronaca di Redazione , 27/08/2024 12:49

Funerale Umberto Marcato: Celebre all'estero, forse la città lo ha conosciuto poco VIDEO

FUNERALE UMBERTO MARCATO

I presenti, alla fine della cerimonia funebre, intonano quello che è considerato un inno alla città. Le lacrime, la commozione. Chiesa di Don Bosco, Padova, quartiere Paltana. I figli, la moglie, i parenti e gli amici di Umberto Marcato: cantante che divenne una vera e propria star nel Nord Europa e in Sud America, rendendo celebri i brani italiani più belli. In molti conobbero, ad esempio, Volare prima dalla sua voce che da quella di Modugno.

E poi quella canzone, Ma quando torno a Padova, dedicata alla città. Un brano che scalda i cuori anche nel giorno dell’ultimo saluto, celebrato dal Don Marco Galante. E proprio il parroco della Mandria ha ricordato la figura di Umberto Marcato: un talento che qui a casa abbiamo conosciuto poco, dice durante l’omelia, nonostante i grandi riconoscimenti in giro per il mondo. Quasi come un Ranieri, o un Julio Iglesias. E’ stato un grande della musica, ma una persona mite, quasi modesta con una grande passione nel cuore. Era sempre perfetto quando cantava, con lui quando si era in studio di registrazione era sempre buona la prima, dicono i colleghi musicisti che di Marcato ricordano l’ironia. Presente all’ultimo saluto anche una rappresentanza di tifosi del Padova di Appartenenza Biancoscudata.

E’ stato bello starti vicino, scrive la figlia Sonia, ci hai insegnato il rispetto delle opinioni altrui, ricorda il figlio Dino. L’insegnamento che può dare Umberto Marcato a tutti noi – dice don Marco Galante a tutti noi – è di mettere sempre la passione in tutto ciò che si fa. Adesso vai e scrivi anche la canzone ma quando torno a casa, alla casa del signore.