Cronaca di Carlo Della Mea , 23/08/2024 7:09

Addio a Umberto Marcato: cantò l'amore in Ma quando torno a Padova

Umberto Marcato, il disco Ma quando torno a Padova
Umberto Marcato, il disco Ma quando torno a Padova

E' mancato Umberto Marcato, cantante padovano celebre negli anni '70, autore del brano inno “Ma quando torno a Padova”: aveva 88 anni. 

Originario del quartiere Paltana, Umberto Marcato è stato interprete e autore di numerosi brani di successo. Popolare nella sua terra, divenne celebre fuori dai confini nazionali: con la sua voce ha fatto viaggiare le arie della canzone italiana e il fascino della terra veneta e della sua cultura. Particolare il rapporto con la Scandinavia: in Finlandia, ad esempio, fu il primo a pubblicare la cover di Volare di Modugno, addirittura anticipando lo stesso autore. Per sessant'anni è stato protagonista di continui tour teatrali, soprattutto da interprete di successi intramontabili. 

LA CARRIERA Marcato ha iniziato a esibirsi alla fine degli anni Sessanta come cantante melodico in varie orchestre venete: divenne prima popolare a livello locale, quindi si affermò in Italia e anche all'estero con spettacoli per gli italiani emigrati. Ebbe buoni riscontri in Sudamerica e poi nei paesi del nord Europa: nel 1964 incise un duetto con la cantante svedese Siw Malmkvist che lo fece conoscere al grande pubblico. Negli anni seguenti si prodigò ad incidere brani originali, usando per i testi anche la lingua veneta. 

Proprio negli anni Settanta pubblicò la sua canzone divenuta più celebre: Ma quando torno a Padova. Incisa nel 1976, cantata da Umberto Marcato con musiche e testi originali di Licia Oliosi, la canzone nel tempo è divenuta inno della città, in particolar modo della squadra di calcio e della sua tifoseria. Ma quando torno a Padova, per Marcato, sin dai giorni della pubblicazione è stato un successo straordinario per gradimento del pubblico e della critica che ha definito il brano “un piccolo capolavoro”. Altri brani conosciuti: All'Ombra de la Specola, Sole Sole (Solsken Solsken nella sua versione con Siw Malmkvist), Siora Zanze, El Portelo. Come ricordano i suoi estimatori, ha contribuito a portare la musica padovana nel mondo. 

L'INNO PADOVANO Ma quando torno a Padova come canzone d'amore, e simbolo di appartenenza e identità. Il testo è in dialetto padovano. Racconta la malinconia di esser lontani dalla terra natìa, nel ricordo affettuoso dei luoghi simbolo della città. La mappa scritta da Licia Oliosi, di una Padova d'arte, storia e cultura, si intreccia con una storia d'amore che si compie proprio all'ombra del Santo. 
La musica, e il testo, sono diventati inno della città ma soprattutto della tifoseria del Calcio Padova: la canzone ha rimbombato dall'Appiani all'Euganeo, cantata dai tifosi sventolando bandiere e mostrando le sciarpe. E' la You'll never walk alone padovana: un inno da cantare prima e al termine della partita per manifestare padovanità. Ecco il testo. 

 

MA QUANDO TORNO A PADOVA

Roma, Londra, Tokyo, Singapore, tutti posti che me ga incantà…
Ma na spina mi go sempre in core… quando sò che son lontan da qua… 
ogni sera vardo e fisso el cieo ea luna me soride
ma mi nol par gnanca tanto beo perchè nol somigia a questo qua…
Ma quando torno a Padova, me sento a casa mia,
No go mainconia, e tutto me va ben…
Camino soto i porteghi, de cuà e deà me incanto,
e cupoe del Santo, fa ciaro a sta sità
Ritrovo tutti i popoi, davanti a sta basiica
chi che ga visto Padova no poe scordarla più…
tuto el mondo i dise el xe eo stesso rente i monti come rente el mar
ma tanto na volta come adesso co so via mi vojo ritornar
serco dapartuto el to viseto… serco e to caresse dee to man
questo xe un amore benedeto perchè el xe un amore padovan…
Ma quando torno a Padova, me sento a casa mia,
No go mainconia e tutto me va ben…
Camino soto i porteghi,de cuà e deà me incanto,
e cupoe del Santo fa ciaro a sta sità…
Ritrovo tutti i popoi, davanti a sta basiica
chi che ga visto Padova no poe scordarla più! 

 

DAGLI ANNI OTTANTA AD OGGI Marcato ha fondato e diretto l'etichetta discografica Gala Records, con la quale ha prodotto importanti titoli discografici di vari generi musicali, dalla musica leggera al jazz con artisti internazionali di primo piano come Ray Charles. In città è stato punto di riferimento della scena musicale locale e nazionale, anche se gran parte dell'attività è stata svolta all'estero. Lo si ricorda anche per il negozio di dischi Discolandia. 
Nel 1984 pubblicò un'antologia di canzoni natalizie realizzate con Cristina Paltrinieri, e l'anno successivo Romantico italiano, il primo disco di canzoni originali con un discreto successo di vendita. In seguito con la Dischi Ricordi e negli anni Novanti altri tre dischi pubblicati con la Columbia: il suo marchio di fabbrica è stata l'interpretazione di arie melodiche. Con il passare degli anni, l'allontanamento delle scene: nel 2016 l'emozionante ritorno sul palco del Piccolo Teatro, dove negli anni Settanta ha curato la direzione artistica del concorso canoro per bambini “La Scaletta” presentata da Vittorio Salvetti.


Padova piange il suo cantore: il funerale sarà martedì 27 agosto alle ore 10.30 nella chiesa Don Bosco, in zona Paltana.