Scomparso a 94 anni il chirurgo Francesco Dalla Costa

Si svolgeranno sabato prossimo, 24 agosto, alle ore 9.30, nella chiesa del Cristo Re a Sant'Osvaldo - Padova, i funerali del prof. Francesco Dalla Costa scomparso nella giornata di mercoledì 21 agosto all'età di 94 anni nella propria abitazione. Chirurgo, il prof. Dalla Costa ha esercitato nel nosocomio cittadino, alternando l'attività medica alla docenza presso la facoltà di medicina dell'Università di Padova. Il prof. Francesco lascia la moglie Edda, i figli Guido, Alessandra e Mattia, le sorelle, i fratelli e gli amatissimi quattro nipoti. Al termine della S. Messa, il corteo funebre raggiungerà il cimitero di Schio, in provincia di Vicenza, dove sono le radici della famiglia Dalla Costa.
Uno dei padri della chirurgia vascolare italiana ed europea
Ci ha lasciati, l’altro giorno, a 94 anni ancora vivace nella sua famosa ironia mai mancata in tutte le circostanze, il Prof. Francesco Dalla Costa (Specialista in Angiologia e Specialista in Chirurgia Vascolare), già Direttore del reparto di Chirurgia Vascolare di Padova e Libero Docente all’Ateneo Patavino in Patologia Chirugica; ma soprattutto uno dei Padri della chirurgia vascolare italiana ed europea.
Dopo una formazione sotto la scuola di PG Cevese, il prof Dalla Costa “emigrò” -come lui soleva dire- a Parigi dal pioniere della chirurgoa vascolare M. Servelle e dal già famoso
cardiochirurgo Dubost, mentre l’amico Gallucci andò in America da De Bakey ad apprendere la cardiochirurgia.
Quando rientrò sviluppò la Chirurgia Vascolare a Padova -che fu centro di riferimento triveneto e italiano- quindi fondò il Gruppo Italiano di Chirurgia Vascolare.
Si dedicò a tutta la patologia venosa e arteriosa: dal trattamento della rivascolarizzazione degli arti inferiori, alla insidiosa chirurgia delle arterie renali, alla chirurgia degli aneurismi dell’aorta addominale. Fu soprattutto sulla chirurgia delle carotidi che affermò passaggi fondamentali: le carotidi sono vasi che portano sangue e ossigeno al cervello e allora (anni’70) i fisiologi ritenevano non potessereo essere chiusi per più di 5’ durante l’intervento pena complicazioni e danni cerebrali irreversibili. Nel 1983 senza l’aiuto del doppler -ancora da costruire-, il prof Dalla Costa dimostrò, di fronte a una platea internazionale, che i tempi potevano essere ben portati ai 15’-20’ senza complicazioni e danni cerebrali. Ciò rappresentò una rivoluzione per la chirurgia delle carotidi che poteva essere fatta in modo “pulito” ed è oggi diventata “routine”.
Tutto questo, nella sua modestia, amava ricordare era stato possibile anche grazie a tutta una squadra di collaboratori che poi si affermeranno come responsabili apicali e Direttori: il dott.Gianfranco Zanon; il dott . Alberto Previato Schiesari; la dott.ssa Irene Morelli; il dott. Filippo Sogaro; il dott. Domenico Rossato; il dott.Giacomo Mammana; ma anche: Giovanni La Scala, Massimo Barbera, Antonio Zanon, Cesare Lunardi e Pietro Stimamiglio; senza dimenticare l’aiuto fondamentale in sala operatoria di Elisa e Cristina.