Cronaca di Redazione , 31/07/2024 14:23

Mons.Paglia su caso Turetta: Ripetersi femminicidi non è casuale

Mons. Paglia
Mons. Paglia

Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, è intervenuto oggi su Rai1, a UnoMattina Estate, sul caso Turetta e delle intercettazioni pubblicate. Intervistato da Greta Mauro, ha commentato: "Io mi chiedo anzitutto perché sono uscite. Il caso è chiaro, a che serve far uscire delle frasi che certamente sono problematiche? Farle uscire e darle in pasto al pubblico. Non serve a nulla se non forse, purtroppo, ad intorbidare le acque". Secondo mons. Paglia, "il problema di fondo è che in questo modo noi rischiamo di far crescere uno spirito torbido, voyeuristico, che facilita poi una violenza. Semmai il problema - ha proseguito - è cercare di comprendere perché un giovane riesce a fare un gesto così terribile. Non è un caso isolato, ed è vero". "Il problema del femminicidio ha radici nella profondità della cultura nella quale noi siamo - ha detto ancora -. C'è un problema culturale sul quale dobbiamo porre un po' di attenzione perché questo ripetersi dei femminicidi non è casuale". Per Paglia, "c'è una componente di egocentrismo molto forte, al punto da far dire, come a volte è accaduto, 'Sei mia e solo mia, se tu mi rifiuti io ti elimino': questa dimensione di egocentrismo che cancella il noi è una delle dimensioni culturali sulla quale dobbiamo fare attenzione" "Il sociologo Giuseppe de Rita parla di una nuova religione, la egolatria, il culto dell'io sul cui altare si sacrificano anche gli affetti più cari - ha aggiunto l'arcivescovo -. È qui il punto sul quale dovremmo anche porre attenzione: far rinascere il gusto delle relazioni, il gusto del noi. È qui il tema profondo che a mio avviso non è solo antropologico ma diventa pure politico".