Cronaca di Redazione , 18/05/2024 8:07

Rivelata l'identità di fleximan: si tratta di un padovano di 41 anni iscritto a Forza Nuova

Autovelox Villa del Conte abbattuto da Fleximan
Autovelox Villa del Conte abbattuto da Fleximan

Fleximan ha finalmente un nome e cognome: si tratta di Enrico Mantoan, 41enne ex vigile che lavora come manutentore per una ditta emiliana. Nato a Padova ma senza fissa dimora. In passato era residente a Este ma il 41enne non c'era mai e quando la Polizia municipale se ne è accorta a seguito di verifiche ispettive l'ha cancellato dall'anagrafe, rendendolo di fatto un senza fissa dimora. 

Enrico Mantoan, come riporta Il Mattino di Padova, è un camerata di Forza Nuova, dov'è stato anche segretario provinciale a Rovigo. L'uomo per mesi ha segato autovelox in tutto il Polesine e i Carabinieri di Adria gli contestano 5 dei 15 colpi complessivi accaduti nel territorio. L'indagine non è ancora conclusa, è molto probabile che possano esserci altri che agivano insieme a lui. 

L'uomo aveva preso sul personale questa “battaglia” anti-sistema, e sui social non si risparmiava mai: “Che sia un 2024 esplosivo” scriveva a capodanno su Facebook, dopo aver abbattuto quattro autovelox. Enrico viveva in un B&B ad Adriano Polesine e i Carabinieri sono arrivati a lui grazie ad una intensa attività tecnica, rilevando le targhe prese dalle telecamere di videosorveglianza e intrecciando i dati delle celle dei cellulari. Dopo una lunga indagine, gli inquirenti sono arrivati a lui ma, essendo un senza fissa, non era semplice rintracciarlo. Il suo nome è però comparso nel sistema “alert alloggiati”, che raccoglie le generalità di tutti gli ospiti che alloggiano in strutture ricettive. I carabinieri si sono dunque presentati in questa struttura nella campagna rodigina e hanno bussato a metà mattinata, perché alle prime luci dell'alba Mantoan non c'è in quanto lavora principalmente di notte. 

Enrico è un operaio manutentore presso una ditta emiliana specializzata in impianti di gas e aveva l'alibi ideale per girare di notte con attrezzatura di ogni tipo. Gli inquirenti hanno trovato nella sua stanza vari materiali e nei suoi confronti è ipotizzato il reato di danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede e per interruzione di pubblico servizio. 

Per i carabinieri si tratta quindi dell'uomo che ha messo a segno cinque colpi in provincia di Rovigo: due volte a Bosaro, Corbola, Taglio di Po e Rosolina, tra il 19 maggio 2023 e il 3 gennaio 2024. In quest’ultimo colpo è stato anche ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dove si vedono chiaramente i suoi tratti.

Non solo Rovigo però, altre Procure in Veneto hanno avviato indagini per gli attentati agli autovelox: Belluno, Padova e Treviso. Le modalità sono sempre le stesse, con il palo che sorregge la telecamere che viene segato alla base per poi essere abbandonato a terra. In un caso particolare, a Villa Del Conte, c'è stata anche una rivendicazione scritta e ora la procura di Rovigo procederà con la perizia calligrafica per scoprire se Enrico centri qualcosa anche nell'abbattimento del velox padovano.