Imbrattata di rosso la statua di Aldo Moro, perquisizioni al Centro Sociale ex Gramigna

Perquisizioni sono in corso da parte della Digos della Questura di Padova a carico di tre appartenenti al centro sociale Levante ex "Gramigna" ed alla stessa sede del movimento dopo l'imbrattamento, il 26 gennaio, della statua di Aldo Moro, della targa in memoria degli uomini della sua scorta uccisi dalle Br e di scritte antisemite.
I provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Padova con l'ipotesi di accusa di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, nonché deturpamento ed imbrattamento, vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali, e della Forze Armate.
L'imbrattamento avvenne il 26 gennaio scorso a poche ore da una cerimonia in occasione della "Giornata delle Memoria" fissata al Centro Culturale San Gaetano. Una 'volante', alle 6 del mattino, si accorse che era stato appunto imbrattato con la vernice rossa il volto della statua dello statista e la targa con i nomi dei cinque agenti della scorta. Inoltre erano state fatte numerose scritte contro Israele ed inneggianti all'intifada (rivolte arabe, ndr), sulle mura del palazzo storico ospitante il Centro Culturale San Gaetano. La Digos riuscì ad individuare i presunti autori, due uomini ed una donna militanti del Circolo Proletario Comunista "Levante".
Sono in corso indagini anche riguardo ad altre analoghe e recenti scritte.
Aldo Moro venne ucciso il 9 maggio 1978. Gli agenti della scorta: appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, maresciallo Oreste Leonardi, gli agenti di pubblica sicurezza Giulio Rivera e Raffaele Iozzino e il vice brigadiere Francesco Zizzi vennero uccisi in via Fani a Roma il 16 marzo 1978 ad opera di appartenenti al gruppo terroristico delle Brigate Rosse, che rapirono Aldo Moro.