Gli imprenditori di Confapi Padova a confronto con Zaia: "Siete la forza di questo territorio"
“I veneti sono imprenditori eccezionali, sanno guardare al futuro con una visione positiva. Non dimentichiamo che siamo usciti con un 4,2% di crescita di Pil e sono convinto cresceremo ancora anche nel 2024. E questo nonostante la congiuntura internazionale non ci aiuti, con una sessantina di focolai di guerra al mondo e due che ci coinvolgono più da vicino, in Ucraina e Medio Oriente. La stabilità ci servirebbe particolarmente, considerando che le nostre imprese sono molto internazionalizzate. E voi imprenditori di Confapi, tra cui mi sento fra amici, lo sapete”. La riflessione del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è, in fondo, la chiosa più adatta per inquadrare lo spirito che ha animato “Confapi Spring Night”, ritrovo primaverile che ha richiamato imprenditori e stakeholders dell’Associazione padovana, nella spettacolare cornice di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta. Ad aprire l’evento, moderato in Sala delle Conchigliedal direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, il saluto dell’avvocato Aldo Rozzi Marin, amministratore unico della società Veneto Edifici Monumentali, partecipata regionale proprietaria della villa. Zaia, nell’occasione, ha presentato il suo ultimo libro “Fa’ presto vai piano: La vita è un viaggio passo a passo”, edito da Marsilio, brillantemente intervistato dalla giornalista volto di punta Mediaset Gaia Padovan, prima delle conclusioni affidate al presidente di Confapi Padova Carlo Valerio. Ma è stata anche l’occasione per confrontarsi con gli imprenditori sui principali temi d’attualità, dallo stato di avanzamento del progetto di autonomia differenziata e sulle prospettive di sviluppo per il nostro territorio.
“Siamo l’unica regione che non preleva soldi dalle vostre tasche. Anche nel 2024 niente addizionale Irpef, lasciamo nelle tasche dei veneti 1 miliardo 179 milioni di euro. Se facciamo battaglia a chi produce ricchezza quella persona non creerà occupazione e posti di lavoro”, ha sottolineato Zaia, sollecitato dagli imprenditori di Confapi. Inevitabile toccare il tema dell’autonomia differenziata: “Una proposta nata qui col referendum del 2017, in cui hanno votato 2 milioni e 300 mila veneti, ma che oggi non è più di una sola parte politica. La riforma federalista ha preso piede solo con questo governo e passo dopo passo sta gettando le radici, mettendo a frutto un lavoro intenso costruito con passione. L’Italia, l’intero Paese, dev’essere orgogliosa di come grazie a questa riforma si è scoperta capace di guardare al futuro, affrontando con serietà a rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica che verrà percepita più vicina”. Al centro anche i giovani: “Vogliamo un Veneto a loro misura. Andrebbe trovata la formula per limitare la fuga di cervelli, e su questo stiamo ragionando, perché la richiesta di giovani nelle imprese venete è tra le più alte di Italia. Quindi, realizzazione in termini professionali e un’occupazione stabile che possono garantire una maggiore stabilità economica e contribuire, nel mentre, a una piena autonomia rivolta anche a nuovi progetti di vita». In chiusura, stimolato da Gaia Padovan, una battuta sul suo futuro: «Vi do una notizia, mi sono comprato un cavallo”.
“Abbiamo l’orgoglio di rappresentare la piccola e media industria privata, costituita da imprenditori innamorati del loro lavoro che quotidianamente portano avanti con i loro dipendenti e che, anche nei momenti più duri, non hanno mai ceduto, garantendo così la crescita e il benessere sociale ed economico del nostro Paese”, ha ricordato Valerio. “Mai come in questo momento”, ha aggiunto, “la flessibilità delle nostre imprese costituisce un grande valore, che finalmente tutti stanno riconoscendo. Questa visita rappresenta infatti un segnale importantissimo di attenzione. Un confronto prezioso che ci restituisce ancor più forza nel perseguire il nostro impegno quotidiano per la crescita e il lavoro. Noi come Associazione di categoria abbiamo il compito di fare da ponte tra le aziende e la politica, interpretando quella che, per capirci, nel mondo dell’università è la funzione del terzo settore, mettendo in campo tutti gli strumenti per far sentire la loro voce e portando avanti le loro istanze. Con un’attenzione particolare ai giovani e alla questione demografica. Nell’ambito del mercato del lavoro, l’avanzamento tecnologico pone sfide non più eludibili, con lavoratori più anziani a rischio di obsolescenza delle competenze e una carenza di nuove risorse umane per soddisfare le esigenze future di manodopera e innovazione”.
LE TESTIMONIANZEA innescare il dibattito gli interventi di cinque imprenditori, che l’hanno preceduto sul palco. Giovanni Manta, Ceo di Gemmlab Srl, azienda operativa con il brand Geolander.it, che attraverso l’utilizzo di strumenti di rilevazione tecnologicamente avanzati acquisisce dati e informazioni restituendoli in mappe navigabili e Digital Twin; Zimi Sawacha, docente di Bioingegneria elettronica e informatica all’Università di Padova, e fondatrice e Ceo di BBSOF srl, start-up innovativa il cui campo è quello della predizione del rischio di infortunio attraverso sistemi video e di pressione plantare, combinati a un software proprietario guidato dall’intelligenza artificiale; Andrea Tiburli, Ceo di General Fluidi srl, azienda pioniera nel settore dell’oleodinamica per l’industria meccanica, fondata nel 1962 a Padova e oggi presente in più di 40 paesi al mondo. Laura Sposato, Ceo di Joule Video, il servizio che rivoluziona il contatto fra talenti e recruiter nella fase di ricerca di un impiego, combinando l’uso dell’Intelligenza Artificiale con le competenze di psicologi ed esperti del settore HR e Marco Trevisan, Ceo di Trevisan srl, impresa del settore metallurgico e metalmeccanico che, dal 1972, si occupa di trattamenti termici, settore in cui esercita una leadership acquisita in oltre cinquant’anni di esperienza. Tanti i temi sollevati: come la politica può agevolare le imprese, senza ostacolarle con i lacci e lacciuoli della burocrazia? Come può dare ulteriore impulso alla ricerca applicata? Cosa può fare per rilanciare il settore manifatturiero, anima del tessuto economico del Nord Est?
I PARTNERS Tra le autorità coinvolte il Consigliere regionale Luciano Sandonà, il sindaco di Piazzola sul Brenta Walter Milani, il direttore di Venicepromex Franco Conzato, oltre a numerosi rappresentanti del mondo dell’economia e dell’Università degli studi di Padova. Tantissimi gli imprenditori intervenuti nel corso del convegno che ha preceduto il momento conviviale, organizzato in collaborazione con Gruppo Sella, istituto di credito piemontese sempre più radicato anche nel Nord Est, ed Eurointerim, la principale agenzia per il lavoro del territorio. Al fianco dell’Associazione anche Studioverde, Geolander.it, Boldrin Group, Studio Gambalonga & partners, l’azienda agricola Monte Viale e Radio Veneto 24, che ha trasmesso in streaming l’intero incontro dando modo di seguirlo anche a chi non ha potuto essere presente. Ad allietare la parte conviviale la musica della band swing Sweet Peanuts.
IL SOCIALE: ARTEfatto All’interno della serata è stato inoltre ricavato uno spazio per promuovere il progetto sociale di ARTEfatto di Limena, associazione nata dalla volontà della dottoressa Silvia Zoccarato di creare uno spazio accogliente, a misura di bambino e delle famiglie, in cui professionisti di formazione primariamente sanitaria svolgono sinergicamente interventi psicoeducativi, logopedici, psicologici, di arteterapia e musicoterapia in una equipe multi-professionale. «La mission di ARTEfatto è quella di ricercare le potenzialità e possibilità per sostenere e valorizzare le persone nei loro significati anche reconditi oltre il costrutto e la corazza sociale», ha sottolineato la dottoressa Zoccarato. «La persona che si rivolge alla nostra associazione viene accompagnata da professionisti specializzati ad orientarsi e scegliere il servizio adatto a sostenere i suoi bisogni o difficoltà. Viene aiutata a stimolare e a valorizzare la parte efficace di sé, a rafforzare l’autostima personale e migliorare le aree che percepisce fragili o deficitarie, favorendo il pensiero positivo e l’autodeterminazione. Attraverso percorsi specializzati, riabilitativi ed emancipativi, uniti ad attività creative, la persona può ridisegnare il proprio valore, rinnovando e rafforzando le potenzialità anche latenti, con il fine di raggiungere il massimo compimento di sé e del suo ruolo».