Al grido di "Libertà per Gaza" un gruppo di studenti dell'Università di Padova ha provato a sfondare il cordone di Polizia davanti all'ingresso dell'Università. Gli agenti sono riusciti a respingerli. L'obiettivo dei ragazzi che protestano è quello di entrare nell'Ateneo dove è in corso la riunione del Senato Accademico.

Il comunicato di Spazio Catai: "Stamattina come studentesse e studenti dell'Università di Padova, aderendo a una mobilitazione nazionale che ha coinvolto moltissime città, abbiamo tentato di accedere al senato Accademico per presentare la nostra proposta di delibera per bloccare la partecipazione dell’Ateneo al bando Maeci. Il bando finanzia progetti di ricerca di cooperazione tra l’Italia e Israele, anche direttamente implicati nello sviluppo di tecnologie utilizzabili in ambito bellico.
Malgrado i tentativi di interlocuzione formale che chiediamo da giorni con i membri del senato accademico, non abbiamo ricevuto ascolto. Al contrario un pesante schieramento di polizia  ci ha impedito l’ingresso nella nostra università. 
Nonostante questo episodio abbiamo deciso di restare in presidio davanti al palazzo vecchio perché abbiamo ritenuto che nessuno potesse impedirci di esercitare il diritto di esprimere il nostro dissenso verso gli accordi che Unipd sta decidendo in queste ore di stabilire con uno stato genocida. Abbiamo poco dopo subito altre immotivate cariche da parte della polizia.
A Padova come a Firenze, a Napoli, a Siena, gli studenti chiedono dialogo e ascolto e in cambio ricevono scudi e manganellate. Ma di certo la repressione non fermereà la nostra lotta in solidarietà con il popolo palestinese e contro il coinvolgimento dell'università nella filiera della guerra e del genocidio a Gaza".