Baby Touchè: dopo il video del trapper la perquisizione della polizia che trova un machete VIDEO
Lui aveva risposto al foglio di via da Padova del questore con questo video pieno di armi, violenza e offese alla città, al quale a sua volta la polizia risponde con una perquisizione e l’indagine per detenzione abusiva di armi ed esplosivi…
Ancora nei guai il trapper padovano nato a Monselice, il 20enne Baby Touchè.
Il ragazzo di origini marocchine, aveva espresso tutta la sua rabbia in un videoclip musicale, brandendo armi e dando simbolicamente fuoco alla città, dopo aver incassato dal questore Marco Odorisio il divieto di stare a Padova e di ritornare in territorio comunale senza autorizzazione preventiva, per 3 anni, dal momento che con le sue condotte illecite, poteva mettere in pericolo la sicurezza e la tranquillità collettive.
E così è scattata la perquisizione da parte dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Padova su delega della Procura di Padova.
Nel video, postato sul profilo Instagram, Baby touchè con addosso la maglia con su scritto Pdgang-Questa è Padova, maneggiava e brandiva assieme ai suoi quelle che apparivano essere delle armi da sparo e concludeva il tutto con il lancio di una bottiglia incendiaria per dare alle fiamme la sigla della provincia padovana.
Essendo già condannato per reati in materia di armi, immediata la perquisizione dell’abitazione del giovane trapper che ha portato al sequestro di un machete con lama affilata lunga di 54 cm (lo stesso brandeggiato nel video musicale). I poliziotti hanno allo stesso tempo appurato che le armi esibite nel videoclip erano del tipo softair, scongiurando così il possesso ed il paventato impiego di armi vere da parte della gang.