Differenza Donna: "Ancora un femmicidio ora bisogna reagire"
"Un altro femminicidio che ci travolge in un'ondata di violenza contro le donne che continua ad ucciderci. Dobbiamo reagire subito, dobbiamo garantire capendo subito come la rete antiviolenza debba attrezzarsi immediatamente per prevenire e impedire altre morti di donne. Abbiamo leggi e dispositivi normativi, ma manca ancora tanto: informare le donne in maniera massiccia sugli strumenti e il supporto che offrono gratuitamente i Centri antiviolenza; serve una formazione sistemica e strutturale di tutti coloro i quali sono chiamati ad intervenire. Servono confronti interdisciplinari, perché la rete funzioni senza ostacoli, e soprattutto serve trattare questo fenomeno come prioritario nelle agende politiche delle istituzioni del nostro Paese".
Lo afferma Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna che dal luglio 2020 gestisce il 1522, il numero nazionale antiviolenza e antistalking di pubblica utilità, attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, dopo l'ennesimo femmicidio avvenuto a Padova. "Mentre persino l'Europa - aggiunge - declassa nel testo della direttiva recentemente approvata dal consiglio europeo stupro e molestie sul lavoro, in Europa si continua a morire di femmicidi. Non è più tollerabile".