Manuela Cacco fuori dal carcere due giorni a settimana per lavorare VIDEO
Soltanto tre mesi fa, a novembre, Isabella Noventa, il cui corpo non è mai stato trovato, è stata dichiarata morta di fronte alla legge.
I fratelli Freddy e Debora Sorgato, accusati del suo omicidio e condannati in rito abbreviato a 30 anni, ( alla casa di reclusione di Bollate, Milano), non hanno mai voluto dire che fine abbiano fatto fare al corpo della 55enne, segretaria di Albignasego, uccisa la notte tra il 15 e il 16 febbraio 2016 nella villetta del fidanzato Freddy a Noventa Padovana, a colpi di mazzetta in testa.
Le lunghe e infruttuose ricerche del suo corpo nel Brenta, con ogni mezzo, hanno portato anche alla morte del sommozzatore della polizia Rosario Sanarico.
Alla loro complice, altra amante del ballerino camionista Freddy Sorgato, Manuela Cacco, sempre in rito abbreviato, e grazie alla sua collaborazione, è toccata una condanna di 16 anni e 10 mesi. Manuela che quella notte fu la protagonista della messa in scena sotto alle telecamere di Piazza dei Signori, a impersonare Isabella ( che invece era già stata uccisa) indossando il suo giubbino bianco, nel maldestro e mai creduto tentativo di fingere una fuga volontaria di Isabella.
Ma la Cacco dall’arresto 8 anni fa aveva collaborato con la magistratura e il pm Falcone titolare del caso, ottenendo rispetto ai fratelli un considerevole sconto di pena.
In cella dal 16 febbraio del 2016, detenuta nel carcere femminile di Venezia, la Cacco ha tenuto un comportamento esemplare che le è valso già da qualche tempo una serie di permessi, una volta a settimana, di uscita dal penitenziario per recarsi in autonomia, sui mezzi pubblici, a prestare volontariato nella sede di un’associazione.
Ed ora, a metà della pena scontata, dalla scorsa settimana, la 61enne di Camponogara, ex tabaccaia, è stata autorizzata dal giudice ad uscire dal carcere della Giudecca, a Venezia, due volte a settimana per lavorare, svolgendo un’attività socialmente utile, con tanto di cellulare in mano per comunicare con l’associazione dove presta servizio e il penitenziario.
La sua scarcerazione è prevista per il 9 febbraio 2031. Senza contare gli ulteriori sconti di pena, in media 90 giorni all’anno, che già sin qui portano a dieci anziché 8 gli anni scontati da Manuela Cacco.