Cronaca di Redazione , 12/02/2024 16:51

Medici di base 'in agitazione', l'assessore Lanzarin: "Ingiusta accusa di mancanza di programma"

Manuela Lanzarin
Manuela Lanzarin

"Accusare la Regione di assenza di impegno programmatorio mi sembra profondamente ingiusto da parte della Fimmg alla quale, nonostante tutto, rinnovo la disponibilità della Regione a trattare e ragionare sulle questioni aperte, disponibilità che non sembra avere, al momento, la Fimmg, per un confronto su una reale riorganizzazione delle attività della medicina generale, aldilà delle dichiarazioni d'intenti". Così l'assessore alla Sanità del Veneto sulla decisione, della Fimmg di abbandonare il tavolo della trattativa sulla riorganizzazione della sanità territoriale. 

"Non è stata costruttiva ad esempio - aggiunge Lanzarin - la decisione di abbandonare fin dall'inizio del confronto nello scorso mese di dicembre il Tavolo negoziale per il rinnovo dell'Accordo Integrativo Regionale, proprio nella fase di avvio della discussione che riguardava anche il tema del personale di supporto, sia infermieristico che di studio, che non è stato possibile analizzare in modo approfondito senza la presenza dell'interlocutore Fimmg. Come Regione abbiamo sempre avuto la disponibilità ad approfondire il tutto anche sul piano delle risorse pubbliche da investire". 

"Sulle risorse aggiuntive richieste - prosegue - avevamo comunque proposto un incremento come base della trattativa, con lo scopo di adeguare il contributo della medicina generale a fornire ai cittadini una medicina del territorio al passo con i bisogni dei cittadini nel cui interesse la Fimmg dichiara di impegnarsi". "La Regione ha proposto una piattaforma negoziale - aggiunge Lanzarin - che aveva avuto la condivisione nella sua impostazione da parte di tutte le Oo.ss. Stupisce e dispiace che oggi si affermi la mancanza di idee e di programmazione". "La Regione del Veneto - conclude l'assessore - non ha mai fatto mancare la propria disponibilità al confronto per garantire uno sviluppo della medicina generale coerente con l'evoluzione dei bisogni ed i nuovi modelli organizzativi previsti dal Dm 77/2022, e mantiene tale disponibilità senza alcuna preclusione".