Inaugurazione anno accademico, Nordio: “Dopo 53 anni torno da Ministro, che emozione" VIDEO
È stato studente e si è laureato nel 1970: Carlo Nordio torna a Palazzo Bo dopo 53 anni e non nasconde l’emozione: “Qui gli anni formativi della mia vita, dopo la laurea sono venuto diverse volte per lezioni e convegni, ma rientrarci da Ministro è una grande emozione”.
È lui l’ospite d’onore per l’inaugurazione dell’anno dell'anno accademico 2023/24 dell'Università di Padova. In Aula Magna di Palazzo del Bo, il ministro della Giustizia interverrà dopo il discorso di apertura della rettrice, Daniela Mapelli. “Sarà un semplice omaggio all’Università, non un discorso politico o di ordine operativo” ha anticipato Nordio. Che poi ha brevemente trattato il tema della delinquenza minorile: “È uno dei problemi più allarmanti, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché proprio qui, non troppi anni fa, c’è stato il peggio del terrorismo nero e rosso: figure che hanno sfasciato la mia giovinezza tanto che poi ho iniziato a indagare sul fenomeno. Oggi le forme di delinquenza giovanile sono fastidiose ma penso che sia più una questione che interessi ambiti di famiglia e scuole, più che le università”.
LA RETTRICE MAPELLI "Negli ultimi anni - ha detto la Rettrice dell'Università di Padova Daniela Mapelli - c'è un elemento costante della nostra Università: la crescita. Aumenta il personale docente e tecnico amministrativo, cresce la capacità di attrarre fondi di ricerca da bandi competitivi, sempre più studentesse e studenti da ogni parte del mondo si iscrivono al nostro ateneo".
L'Università di Padova conta attualmente 72.530 iscritti, e per il terzo anno di seguito, ha ricordato Mapelli, le immatricolazioni sono sopra quota 23.000, con un aumento negli ultimi 5 anni del 17%". Alla cerimonia partecipano rettrici e rettori di molti atenei italiani e stranieri.
"Ad ampliarsi costantemente è l'attenzione al benessere di tutte e di tutti e al conseguimento di quella parità effettiva fra donne e uomini ancora molto lontana dall'essere raggiunta" ha detto la rettrice. Ha rilevato che sulla parità uomo-donna "sono stati fatti significativi passi in avanti, considerando la pressante esigenza di dover recuperare nel minor tempo possibile un gap che si è formato e sedimentato nel corso di secoli di storia". Mapelli ha poi sottolineato la crescita costante dell'ateneo, a partire dalle persone : "negli ultimi anni anni la nostra comunità si è arricchita di volti, per la maggior parte giovani colleghe e colleghi. Nel 2014 fra docenti, ricercatrici e ricercatori - ha aggiunto - eravamo in 2.084, ora dieci anni dopo abbiamo superato le 2.700 persone".