Cronaca di Redazione , 30/11/2023 16:02

A Vigonza non aumentano le aliquote Imu, Boscaro: Ma alle sale slot nessuno sconto VIDEO

Boscaro per web

Imu invariata tranne per i locali con slot machine, e ritocchi all’Irpef dove il Comune introduce la “flat tax”. Confermate tutte le tariffe per i servizi alla persona salvo minimi adeguamenti ai dati Istat. Queste le principali novità relative alle tasse e tariffe comunali che l’amministrazione di Vigonza guidata da Gianmaria Boscaro ha introdotto nello schema di bilancio di previsione per il 2024. Ma andiamo con ordine. 

Per quanto riguarda l’Imu, «abbiamo mantenuto invariate tutte le aliquote già in vigore – spiega il sindaco – tranne quella applicata ai locali dove sono installate slot machine e videolottery dove abbiamo  previsto il massimo ovvero il 10,6 per mille. E’ stata una scelta mirata per lanciare un preciso messaggio sociale contro la ludopatia». Adeguato agli indici Istat anche il canone unico pubblicitario per il quale l’amministrazione ha limitato l’aumento del 10% per garantire ai commercianti di poter ancora fare pubblicità senza dover ricorrere a prezzi folli. Ma la vera novità di questo bilancio previsionale è l’introduzione della cosiddetta “flat tax” sull’Irpef, l’imposta sui redditi delle persone fisiche. 

«La riforma dell’Irpef – dice il sindaco – ha accorpato primo e secondo scaglione di reddito, portando le attuali quattro aliquote (e relativi scaglioni), alle tre previste per il prossimo anno. Queste continue modifiche hanno fatto via via perdere risorse al Comune. Si è deciso quindi di prevedere l’aliquota unica dello 0,8%. Ci tengo a precisare che le famiglie di Vigonza non avranno aggravi perché questa modifica coincide con la riduzione dell’Irpef a livello nazionale e secondo le nostre simulazioni un reddito fino a 25.000 euro avrà sconto di 200 euro e di questi 200 euro, 17 verranno assegnati al Comune. La motivazione di questa scelta è stata quella di mantenere invariate le tariffe per i servizi quali mensa e trasporto scolastico, il servizio di trasporto sociale “Pegaso”, i pasti a domicilio, i canoni per i mini alloggi comunali». 

Il bilancio, infatti, riflette l’attenzione dell’Amministrazione comunale verso i servizi alle persone e alle famiglie relativi a istruzione, politiche sociali e cultura, «dove le tariffe sono rimaste quelle dell’anno scorso o con aumenti davvero minimi perché abbiamo pensato di tutelare le fasce deboli – precisa ancora il primo cittadino -. L’unico ritocco è stato per le rette dell’asilo nido comunale con le nuove tariffe in vigore a partire dal settembre 2024. Qui l’incremento è del 5% comprensivo del costo dei pasti e dei pannolini. Tuttavia, tenendo conto dell’agevolazione del bonus nido che viene erogato dallo Stato alle famiglie e che è pari all’importo dell’aumento che abbiamo introdotto, non avrà nessun effetto sui bilanci delle famiglie. Tutte le altre tasse  comunali non hanno subito variazioni e non cresce la pressione fiscale per i vigontini: nei canoni e nelle tariffe c’è solo l’adeguamento Istat,  mentre il costo restante viene assorbito dal Comune per non gravare sulle famiglie».