Valdegamberi attacca Elena Cecchettin: "Parla di società patriarcale, sembra una recita ad hoc"
"Ho ascoltato a Dritto e Rovescio le dichiarazioni della sorella di Giulia. Posso dire che non solo non mi hanno convinto per la freddezza ed apaticità di fronte a una tragedia così grande ma mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i Magistrati valutino attentamente. Non condivido affatto la dichiarazione che ha fatto. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto. Spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro. Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto, e non aggiungo altro. Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla "società patriarcale". Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Fa parte del copione? Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione".
Così il consigliere regionale regionale dell'intergruppo ‘Pro-Vita’ Stefano Valdegamberi in un post su facebook.
Le sue parole hanno scatenato una forte polemica, una vera e propria bufera, anche sui social.
L'AFFONDO DI RACHELE SCARPA Critiche e una richiesta di dimissioni vengono avanzate oggi da parte della deputata Pd Rachele Scarpa nei confronti di Valdegamberi per le affermazioni sul caso di Giulia Cecchettin che definisce "disgustose". Secondo Scarpa, Valdegamberi "commette ancora violenza: è assolutorio, distoglie l'attenzione da ciò che è successo, rompe il silenzio in cui, anche solo per pudore, farebbe meglio a restare. Grazie dunque all'ennesimo ricco maschio bianco, che usa la sua posizione di personaggio pubblico per dare fiato alla bocca e per rafforzare quella stessa cultura che uccide, anziché decostruirla. Si dimetta immediatamente. Le sue parole inquinano il discorso pubblico e mettono in pericolo tutte noi", conclude.
INTERROGAZIONE DI BONELLI "Il consigliere Valdegamberi, è semplicemente indecente: nutre sospetti sulla sorella di Giulia Cecchettin, Elena, dopo la sua intervista. Secondo lui, sarebbe troppo fredda e apatica, tanto che dovrebbe indagare la magistratura. Sospetti che si trasformano in certezza quando il consigliere visita il sito web della ragazza. In base a quale elemento la magistratura dovrebbe indagare su Elena Cecchettin, sorella di Giulia? Perché fredda? Perché non si veste secondo i gusti del consigliere regionale? Le insinuazioni dell'esponente della maggioranza di Zaia in Veneto sono gravissime e per questo presenterò un'interrogazione parlamentare indirizzata alla premier Meloni: sui femminicidi non è ammissibile che esponenti istituzionali possano avere simili comportamenti, pertanto invierò l'interrogazione, contenente le dichiarazioni di Valdegamberi, anche alla Procura per conoscenza".
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. "È fin troppo evidente - ha concluso Bonelli - la strategia di accusare Elena Cecchettin in risposta al suo attacco a Salvini, così da screditarla. Ma di fronte a una tragedia come quella del barbaro assassinio di Giulia il Consigliere della Lista Zaia ha perso l'occasione di tacere e ha dimostrato come, ancora oggi, l'emergenza femminicidi ci coinvolga tutti, a partire dal linguaggio, dal comportamento e dalle decisioni istituzionali".
SOLIDARIETA' DI ALESSANDRO ZAN "Un abbraccio a Elena Cecchettin per l'oltraggioso e delirante attacco del leghista Valdegamberi. È inconcepibile che al dolore si aggiunga violenza istituzionale per aver ribadito la sacrosanta verità che a quanto pare destabilizza chi alimenta questo sistema tossico patriarcale". Lo scrive su X il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.