Cronaca di Redazione , 20/11/2023 12:39

Procuratore Cherchi: Reato cambia da tentato a omicidio consumato. Ipotesi è omicidio volontario

Procura di Venezia (foto: Ansa)
Procura di Venezia (foto: Ansa)

A Filippo Turetta “è stata notificata la misura cautelare, che in quel momento era ancora di tentato omicidio. È chiaro che il ritrovamento della ragazza muta il titolo di reato da tentativo in omicidio consumato, e quindi questo sarà rinotificato”. 
Lo ha detto ai giornalisti il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, oggi all’Università di Padova. “Noi abbiamo fatto una riunione ieri pomeriggio e siamo in contatto con l’autorità giudiziaria che è competente per territorio, quindi i passi diplomatici sono stati fatti. Stiamo chiedendo il trasferimento in Italia del ragazzo; questo è sottoposto alla procedura penale tedesca, che ha i tempi e i modi che sono lì previsti e di cui naturalmente dobbiamo tenere conto”.

“Era chiaro che questa fuga non poteva durare più di tanto, proprio perché si tratta di un soggetto non inserito in ambiti di criminalità organizzata, per cui gli appoggi esterni, anche se ci fossero stati, sarebbero stati limitati e infatti è andata è andata esattamente così. Non si è costituito ma è stato prontamente individuato” ha aggiunto il procuratore Cherchi. “Dobbiamo ancora valutare i dati di fatto – ha aggiunto – e questo potrà essere fatto solo dopo l’autopsia e dopo gli altri accertamenti tecnici irripetibili, che quindi potranno essere disposti, non fatti, solo dopo che saranno notificate le richieste all’indagato”. 

Sulla possibile contestazione della premeditazione “noi non ipotizziamo niente. Non possiamo fare ipotesi e costruire dalle conseguenze, bisogna fare il contrario: dai dati di fatto si costruisce una specie di metodo scientifico. Tutti i particolari servono solamente a creare ulteriori tensioni e ulteriori problemi. Adesso la macchina è ancora in Germania. Quando avremo la macchina qua potremo fare una valutazione, su questo e su tutte le altre cose, e soprattutto – ha concluso – metterle tutte insieme per capire come si sono dipanati gli avvenimenti”.

IPOTESI REATO E’ OMICIDIO VOLONTARIO “Il ritrovamento del corpo della ragazza chiaramente necessita il cambiamento del capo di imputazione, che quindi è stato cambiato. È omicidio volontario, allo stato, ma si tratta di una imputazione provvisoria perché dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, dobbiamo sentire la versione dei fatti di Turetta, e solo a quel punto si potrà fare un’impostazione più completa” ha aggiunto Cherchi.
Oltre al reato di omicidio, previsto dall’articolo 575 del codice penale, la magistratura contesta l’aggravante dell’uso di ‘mezzo insidioso’, prevista dall’articolo 577 secondo comma. Infine, vi è anche l’ipotesi di reato di sequestro di persona, prevista dall’articolo 605 del codice. 
L’autopsia e gli altri accertamenti irripetibili sull’omicidio di Giulia Cecchettin “saranno, in parte, scanditi dai tempi derivanti dagli atti di rogatoria che sono in corso di predisposizione” vista “la presenza in territorio estero dell’indagato”. Gli accertamenti infatti prevedono la necessaria partecipazione di Filippo Turetta. 

NON E’ ANCORA STATO INTERROGATO Filippo Turetta “non è stato interrogato, perché per essere interrogato bisogna che si nomini un difensore. Dobbiamo interrogarlo, ma questo potrà essere quando viene consegnato” ha specificato il procuratore capo di Venezia. “Se i tempi della procedura tedesca fossero lunghi – ha aggiunto Cherchi – potremmo pensare di andare a sentirlo in Germania. Però questo lo vedremo nei prossimi, dunque fino a quando è nella disponibilità della polizia tedesca”.

LA NOTA DELLA PROCURA “Il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin ha modificato i fatti e, quindi, il loro inquadramento in una fattispecie di reato diversa rispetto a quella contestata in precedenza al Turetta Filippo.
L’arresto di quest’ultimo, a seguito dell’emissione del mandato europeo da parte della polizia tedesca, ha poi posto un punto fermo nelle indagini.
Sono in corso le necessarie attività processuali per la consegna dell’indagato che devono tenere conto anche delle norme processuali della Repubblica Federale Tedesca e quindi delle modalità e dei tempi ivi previsti.
Vista la presenza in territorio estero dell’indagato si segnala che gli accertamenti irripetibili, che prevedono la sua necessaria partecipazione saranno , in parte, scanditi dai tempi derivamenti dagli atti di rogatoria che sono in corso di predisposizione. Solo all’esito delle C.T. e degli ulteriori approfondimenti potrà essere meglio chiarito lo sviluppo dei fatti e quindi il più preciso inquadramento giuridico che, in via di provvisoria, è comunque mutato in artt. 575 (omicidio, ndr), 577 comma 2° ultima parte 605 C.P.
La gravita delle contestazioni e il clamore mediatico suscitato dai fatti necessita ora di una decantazione in modo che le indagini procedano in modo spedito ma con tutte le garanzie che, previste a tutela di tutte le parti coinvolte, portino ad una ricostruzione completa che comunque eviti di indicare responsabilità prima che queste vengano accertate nei luoghi e nei tempi previsti dal codice di rito con la terzeità di cui questa Procura è costituzionalmente garante”.