Parla un'amica di Filippo Turetta: "Pensavo fosse un amico, invece è un mostro"
“Mi basterebbero cinque minuti. Per dirgli quanto mi ha deluso. Per chiedergli perché ha fatto tutto questo. Gli direi che lui diceva di amare Giulia. Ma oggi, a causa sua, l'amore ha perso”.
Sono le parole di Francesca Quintabà, 22enne di Abano, intervistata dal ‘mattino di Padova’. La giovane era una dei migliori amici di Filippo Turetta e non si dà pace per quanto successo. “È un mostro - ripete -. Se pensavo che si sarebbe potuto trasformare in un assassino? No. All'apparenza era un ragazzo tranquillo. Le volte in cui l'ho visto con Giulia, non mi ha dato modo di pensare a nulla di strano. Sembrava normale. Giulia non mi ha mai detto di avere paura di lui. Ho scoperto solo in questi giorni che Filippo le controllava il cellulare. Sono rimasta basita".
Francesca ripete: “E' un folle. Mi chiedo con quali modelli sia cresciuto”. Racconta tra le righe del quotidiano che quando lui e Giulia si sono lasciati era distrutto. “Mi aveva detto che lei lo aveva lasciato perché voleva riprendersi i suoi spazi. Una cosa normale. Ma lui non riusciva ad accettare che fosse finita. Gli dicevo che non poteva continuare a logorarsi. Ho provato a spiegargli che amare è vivere insieme, non in funzione di un'altra persona. Ultimamente lo avevo visto meglio: non mi parlava più di Giulia, pensavo che ne fosse uscito. E invece…”.
E conclude: “Quando hanno scoperto il cadavere di Giulia, mi è crollato il mondo addosso. Ho provato, e continuo a provare, una rabbia che non riesco a spiegare. Giulia aveva tutta la vita davanti, e invece è finito tutto per colpa di un piccolo uomo, subdolo e meschino. Ora per lei voglio giustizia”.