Femminicidio di Giulia Cecchettin, Zaia: "Non sia derubricata a vittima numero 105"
"Abbiamo decretato il lutto regionale nella giornata delle esequie, però mi rifiuto di pensare che Giulia venga derubricata semplicemente come 105/a vittima quest'anno degli episodi di femminicidio".
Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine di un evento di "Veneto creators", nel campus di H-Farm, a Roncade (Treviso). "Dobbiamo lavorare con le scuole - ha aggiunto - parlare con i ragazzi, non perché siano i più coinvolti, anzi, sono gli adulti che non mancano di avere questo primato, e dobbiamo fare un grande lavoro come comunità, partendo dagli amici, dalle famiglie. Spesso gli alert che sembrano banalità in casi estremi possono arrivare a quello che abbiamo visto. Ma come comunità non possiamo avere l'alibi di dire 'intanto ci pensa la scuola'. Il ruolo delle famiglie e delle comunità è seguire i ragazzi, le leggi risolvono il problema - ha concluso Zaia - ma solo nella fase finale, quando diventa acuto".
"Noi dobbiamo fare in modo di sensibilizzare sempre più la popolazione, ma poi la mente malata va intercettata. Per quanti progetti si facciano poi il vero progetto è l'educazione ovviamente ai sentimenti, alla loro gestione, al rispetto della donna. Dall'altro lato - ha concluso - sono importanti anche progetti che ci aiutino a fare sì che se si vedano dei segnali di non normalità vadano affrontati e segnalati da chi è esperto nel trattare patologie come le psicosi".