Scomparsi, svolta nelle indagini. Il dramma delle famiglie mentre le ricerche continuano VIDEO
Al sesto giorno dalla scomparsa da Vigonovo dei due ex fidanzati visti litigare nel parcheggio sotto casa di Giulia alle 23.15 di sabato 11 novembre, c’è un indagato ed è Filippo, l’ipotesi della procura di Venezia a suo carico è tentato omicidio. Ancora però i ragazzi non si trovano: né vivi, né morti. Si cerca presumibilmente lui, Filippo Turetta, e la sua auto nera, la Fiat Grande Punto più ricercata d’Italia, in montagna tra Belluno e Bolzano e lei, Giulia Cecchettin lungo il Naviglio del Brenta, vicino a casa sua.
Perquisizioni dei carabinieri in borghese, questa mattina, a casa Turetta, in via Mirabello, in centro paese. Qui arriva anche l’avvocato nominato d’ufficio dalla procura per assistere la famiglia dell’indagato, il legale Emanuele Compagno.
Una svolta dopo un primo riscontro sulle chiazze di sangue e i capelli ritrovati in via V Strada nella Zona industriale di Fossò.
Quegli occhi elettronici hanno visto e ripresto tutto. L’azienda ha consegnato il filmato di videosorveglianza alla procura: in pochi secondi si vedrebbe Filippo che prima aggredisce e poi trattiene con la forza in auto Giulia sanguinante e riparte. Qui l’auto al buio, all’una quasi, a Zero Branco, Treviso.
Le ricerche, nel frattempo, continuano ma senza esito: perlustrati laghi, dirupi e rifugi sulle Dolomiti e al confine. Nel Veneziano si cerca ancora lungo fiumi e nella campagne con squadre della protezione civile.
Il mistero inizia a prendere i contorni più temuti e si apre l’abisso infinito.